Energia sostenibile – L’annoso rapporto tra uomo ed energia sostenibile, per un mondo più sano, può essere risolto tramite coscienza ed un pizzico d’inventiva.
Qualunque italiano davanti alla scritta che troneggia sul palazzo della Civiltà italiana a Roma non può rimanere indifferente e non sentirsi orgoglioso: “Un popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori”. In particolar modo negli ultimi anni le nostre migliori menti si sono concentrate sull’energia sostenibile.
I passi in avanti fatti dal Bel Paese in questo campo sono stati incredibili. Guardano al passato, già dagli anni ’80 l’Italia avviò un programma di “decarbonizzazione”. Tanto che nel 1986 produceva già il 29% del proprio fabbisogno energetico da fonti alternative. Attualmente nel mese di giugno 2016 la produzione di energia sostenibile ha toccato lo storico tetto del 50,5%.
Eppure la creatività italiana non si ferma e si cercano sempre nuovi modi per produrre senza inquinare il delicato equilibrio del nostro ecosistema.
Solaris – La pianta di tabacco che si trasforma in carburante
È made in Italy questa sensazionale invenzione. L’azienda Sunchem, guidata da Carlo Ghilardi, ha creato, in collaborazione con dei ricercatori dell’università di Perugia, Solaris. Una particolare pianta di tabacco priva di modifiche OGM e nicotina fatta del 40% di olio. Da essa è stato possibile ricavare biocarburante. Attualmente l’azienda ligure in collaborazione con la SAA (South Africa Airwais) vuole utilizzare Solaris per produrre carburante necessario per far volare un aereo. Il progetto necessiterà di 250 ettari di terreno da coltivare e di conseguenza una forza lavorativa pari a 150 mila persone. Non si parla solo di benefit ecologici, ma anche economici.
Hy Solar Kit – Una macchina ad energia solare
La rivoluzionaria invenzione nel campo automobilistico è stato progettata dai ricercatori di eProlab dell’Università di Salerno. Gianfranco Rizzo, Cesare Pianese, Ivan Arsie e Marco Sorrentino hanno progettato un kit per trasformare un’auto convenzionale in ibrido-solare. Il tutto comprende una coppia di ruote motorizzati, una batteria addizionale collegata ad un sistema di controllo (VMU), un pannello fotovoltaico ed un’eventuale display addizionale (per attivare o disattivare le modalità di guida) da apporre sul cruscotto. Il test è stato fatto con esito positivo su una Fiat Punto. L’obiettivo dei suoi creatori è quello di limitare le emissioni del 20% senza rinunciare a prestazioni ed accelerazione del veicolo. Chissà che in un futuro non molto remoto ci ritroveremmo a guidare macchine solari.
Metropolitana geotermica di Torino
Energia sostenibile significa anche saper sfruttare i dispendi energetici. Su questa scia si è mosso e si muove il progetto Enertun a Torino. Marco Barla e Alice Di Donna hanno studiato il modo per poter sfruttare l’inerzia termica del sottosuolo tramite i rivestimenti delle gallerie urbane. L’idea è quella di applicare al calcestruzzo una serie di tubi con all’interno un fluido termovettore. Così da estrarre od immettere calore da diffondere nelle abitazioni. In termini di kilowatt, Enertum è in grado di produrre 2822 kW in riscaldamento e 3756 kW in raffreddamento. Un progetto funzionale che fa bene. Il risultato è la riduzione di materiali inquinanti per riscaldare e di riciclo di energia che altrimenti si disperderebbe.
Il calcestruzzo Mangiasmog
L’architettura è lo specchio della società. Come tale anche i materiali devono essere ecosostenibili. Dalla mente di Luigi Cassar nasce il calcestruzzo mangiasmog. L’esigenza nasce dalla volontà di creare un materiale duraturo che resista agli agenti inquinanti, così da ammortizzare spese economiche ed impatto ambientale. Il principio, realizzato da Italcementi, è stato battezzato TX Active. Nella composizione del cemento viene aggiunto il biossido di titanio, che sfruttando l’energia solare accelera il processo di fotocatalisi decomponendo contaminanti e li trasformandoli in sostanze facilmente lavabili. L’impatto è sensazionale. Si stima con l’utilizzo di questo calcestruzzo il 20% in meno dell’inquinamento e riducendo i costi del 15%. Il materiale è stato impiegato la prima volta dall’architetto Richard Meier per la realizzazione della chiesa di Dio Padre Misericordioso a Roma. Insomma l’utilizzo di questo materiale migliorerebbe su tutti i fronti la qualità dell’aria sfruttando un processo elementare e ecosostenibile.
La nostra immaginazione è l’unico limite in campo di energia sostenibile. I progetti ci sono, le idee anche chissà che dati e riscontri non incentivino ancor di più a sostenere iniziative benefiche non solo per noi ma per l’ambiente che ci circonda.