Il Teatro Argot Studio presenta la nuova stagione teatrale 2017/2018, intitolata “Home Sweet Home”, ricca di grandi ritorni e di tantissime novità
Il Teatro Argot è sicuramente unico nel suo genere: ci si ritrova senza accorgersene, passeggiando per le vie di Trastevere, davanti al grande portone di un condominio, ed è lì dentro che nasce la magia.
Non è certo un caso che la stagione di quest’anno si chiami “Home Sweet Home”, in onore dell’insolita posizione di questo teatro off, ormai scenario da trent’anni di alcune delle più interessanti realtà teatrali nel panorama romano. Ma anche perché – come afferma il direttore artistico Francesco Frangipane – “ci sono pochi posti che mi fanno pensare casa dolce casa e l’Argot è uno di questi”.
Proprio per questa sua innata tendenza ad essere un ambiente familiare per chiunque vi ritorni – dagli artisti agli spettatori, dagli operatori del settore ai ragazzi che hanno lavorato lì – l’Argot si mostra lieto di accogliere di nuovo alcune delle sue produzioni storiche, a partire da Dall’Alto di una Fredda Torre, un testo di Filippo Gili, con regia di Francesco Frangipane, che aprirà la stagione il 4 Ottobre.
Ma l’Argot si apre anche alla novità, con una rassegna targata interamente Dominio Pubblico – progetto dedicato alle giovani realtà Under25 – e intitolata #DPBLACKMIRROR, che ospiterà artisti di rilevanza nazionale, come ad esempio Licia Lanera con il suo nuovo lavoro The Black’s Tales Tour e nuove leve, tra cui Echoes di Stefano Patti, presentato al Fringe Festival di Edimburgo 2017.
Da trentatré anni l’Argot continua a credere nel suo luogo d’origine, un luogo magico, divenuto ormai un simbolo, sia per le vecchie generazioni che per quelle nuove, di continuità e di dolce ritorno, un po’ come un’Itaca teatrale che, a distanza di anni, continua ad accogliere i viaggiatori senza sosta di questo mondo per dar loro una casa.