David Stenbeck offers us a hypnotic, unconscious dimension of a surreal, pop, delicate but also bold reality, which lives off its erotic code.
David Stenbeck ci offre una dimensione ipnotica, inconscia, di una realtà surreale, pop, delicata ma anche sfrontata, che vive di un suo codice erotico.
David Stenbeck feeds on art and gives us back visions that leave their signature in the unconscious, we are attracted by them. Brilliant and psychological. He works with fluorescence, with the body, in a careful analysis linked to the European historical culture, fundamental cornerstone. In his visual explosions we intercept his journey, from Caravaggio to Pasolini through his Swedish landscapes.
David Stenbeck si nutre di arte e ci restituisce visioni che lasciano il segno nell’inconscio, ci attraggono. Geniali, brillanti, psicologiche. Lavora con la fluorescenza, con il corpo, in un’attenta analisi legata alla cultura storica europea, cardine fondamentale. Nelle sue esplosioni visive intercettiamo il suo percorso, da Caravaggio a Pasolini attraverso i suoi paesaggi svedesi.
The meeting with David was dictated by chance, just during the day when we printed one of his works and we exposed it in our Relax Room in Rome. A hand that reaches out to a luminous, unreal circumference. An ideal sun, an ambition built to invite people to travel with thought. And we, in our Relax Room, travel, think of David and we always travel.
L’incontro con David è stato dettato dal caso, proprio nel giorno in cui abbiamo stampato uno dei suoi lavori e lo abbiamo esposto nella nostra Sala Relax a Roma Smistamento. Una mano che si protende verso una circonferenza luminosa, irreale. Un sole ideale, un’ambizione costruita per invitare a viaggiare col pensiero. E noi, nella nostra Sala Relax viaggiamo, pensiamo a David e viaggiamo sempre.
Who is David Stenbeck, what is his cultural background and his artistic career?
Chi è David Stenbeck, qual è il suo background culturale e il suo percorso artistico?
I’m originally a poet and literary critic, and have spent many years as editor-in-chief of various digital magazines with creative content. The main goal has been to help young and aspiriing writers and poets of the Scandinavian languages to establish themselves on the sometimes very cynic anglosaxian media sphere. I’m a Swedish citizen, living in the smallish coast town of Helsingborg. As for any cultural background, I believe I could call myself post-pasolinian. More so when it comes to contemporary critical theory of society and art, to his linguistics and poetics, and certainly less when it comes to explicit and actual politics since I believe one things is universal and the other isn’t.
Originariamente sono poeta e critico letterario e ho trascorso molti anni come capo redattore di varie riviste digitali dai contenuti creativi. L’obiettivo principale è stato quello di aiutare giovani e aspiranti scrittori e poeti delle lingue scandinave a stabilirsi nella sfera dei media, talvolta molto cinica e anglosassone. Sono un cittadino svedese, che vive in una piccola citta’ costiera di Helsingborg. In quanto al background culturale, credo che potrei definirmi post-pasoliniano. Ancora di più quando si tratta della teoria critica contemporanea della società e dell’arte, della sua linguistica e della sua poetica, e certamente meno quando si parla di politica esplicita e attuale poiché credo che una cosa sia universale e l’altra no.
How would you define your visual research, what is the essential aspect of your work?
Come definiresti la tua ricerca visiva, qual è l’aspetto imprescindibile dei tuoi lavori?
I’m an art consumer, really. Perhaps not financially, but I have build my life upon our mutual history of art, (non si capisce il senso della frase, mutual a cosa si riferisca) continuing a very important aesthetical tradition. However, that is a tradition that need to be revised thoroughly, re-analyzed and perhaps even rebranded. Here, we have no museal responsabilities what so ever, rather we do our predecessors the favour of attempting to understand the artistic ideals of “all time”, in our time. To me, understanding classical music, literature and graphic art let’s me work with my own art more effortlessly.
Sono decisamente un consumatore d’arte. Forse non finanziariamente, ma ho costruito la mia vita sulla nostra reciproca storia dell’arte, continuando una tradizione estetica molto importante. Tuttavia, questa è una tradizione che deve essere completamente rivisitata, ri-analizzata e forse anche ri-brandizzata. Non abbiamo responsabilità museali qui, piuttosto facciamo ai nostri predecessori il favore di cercare di comprendere gli ideali artistici di “tutti i tempi”, al giorno d’oggi. Per me, comprendere la musica classica, la letteratura e l’arte grafica mi permette di lavorare piu’ facilmente con la mia arte.
Lights, neon, talc, holograms. Yours is a well-defined aesthetic. How did you choose this language and what communication power did you experience using it in this age of Millennials?
Luci, neon, talco, ologrammi. La tua è un’estetica ben definita. Come hai scelto questo linguaggio e che potenza comunicativa hai sperimentato utilizzandolo in questa epoca dei Millennials?
Obviously, american girls and women takes a liking to pink neon, or at least my Insagram statistics tells me that, as they are in majority. In one aspect, the neon-non-neon scheme is a modern variation of Caravaggio’s chiaroscuro, but it’s also strong as signal color, focal point and factor of disturbation of the image composition itself. Having the traditional European art in my back, I’m looking forward to something new, and perhaps better. Art and science out of a non patriarch structurre, to philosophical questions of what art has to become and mean to humanity in the future. I usually talk about the status of the monument in a post fallian school, like can we create something out of grace without it looking like a dick? Or, if we let it look like a dick, could it have any other inherrent value? I seriously believe that, and here comes my sci-fi approach, if we could find a new planet, free from all the dysfunctional shit modern civilisation has to offer, like unsane, anti-social, ugly city housing, greedy banking and uncool coorporations, would it be possible to try to establish some kind of a worthy, science based, atheist humanist society? Or, how loing would it take before the new world starts to look like the old? At least we have to challenge ourselves with those kinds of thought experiments, to understand that reality as we know it is man made, and that it doesn’t have to be this way. All the pointing hands, glowing lights, disrupting matter and raving rainbows in my art has this in mind, and references to this here discussion. Love humanity, and set humanity free.
E’ evidente, le ragazze e le donne americane amano il rosa flourescente, o almeno così dicono le mie statistiche su Instagram, sono la maggioranza. Uno dei suoi aspetti, è che lo schema flourescente-non-flourescente sia una variazione moderna del chiaroscuro di Caravaggio, ma è anche convincente come colore di riferimento, punto focale e fattore di disturbo della composizione dell’immagine stessa. Avendo l’arte europea tradizionale alle mie spalle, non vedo l’ora che arrivi qualcosa di nuovo, e forse migliore. Arte e scienza al di fuori di una struttura non patriarcale, a questioni filosofiche su ciò che l’arte deve diventare e significare per l’umanità del futuro. Di solito parlo dello stato di un monumento in una scuola post fallica, possiamo creare qualcosa al di fuori della grazia senza che sembri un pene? Oppure, se lo facessimo sembrare un pene, potrebbe avere un altro valore intrinseco? Lo credo seriamente, e qui arriva il mio approccio fantascentifico, se potessimo trovare un nuovo pianeta, libero da tutte le cagate disfunzionali che la civiltà moderna ha da offrire, come brutte case anti-sociali, banche avide e cooperative non raffinate , sarebbe possibile provare a stabilire una sorta di società umanistica atea, basata sulla scienza che abbia un valore? O quanto ci impiegherebbe prima che il nuovo mondo assomigli al vecchio? Almeno dobbiamo sfidare noi stessi con questi tipi di esperimenti mentali, per capire che la realtà così come la conosciamo è fatta dall’uomo, e che non deve per forza essere così. Tutte le mani che indicano, le luci incandescenti, la materia dirompente e gli arcobaleni deliranti nella mia arte hanno questo scopo, e fanno riferimeno a questa discussione. Ama l’umanità e libera l’umanità.
How important is the character of the colours you use? Do your works have a precise emotion?
Che importanza ha il carattere dei colori che utilizzi? I tuoi lavori hanno un’emozione precisa?
I use colors as language really, playing on the associative emotions of the masses raised within pop culture environments. Everybody seem to have some distant memory of learning what sunlight is, how we can create light and shadow, the movement of our hands up against the summer sky, the early touch of skin between young lovers, the first kiss, time of loss, loneliness, our reflection in the mirror, the creation of the self, all those kinds of things could be played and replayed with colors, familiar emblematics, like certain body movements, or the certain glow of late afternoon sun in between the moments where the world has our attention and where we truly can become ourselves, if only just for a brief moment.
Uso i colori come un vero linguaggio, giocando sulle emozioni associative delle masse che si innalzano all’interno degli ambienti della cultura pop. Tutti sembrano avere un lontano ricordo di cosa sia la luce del sole, di come possiamo creare luce e ombra, il movimento delle nostre mani verso il cielo estivo, il primo tocco di pelle tra giovani amanti, il primo bacio, il tempo della perdita, la solitudine, il nostro riflesso nello specchio, la creazione di se stessi. Tutti cio’ puo’ essere creato e ricreato con colori, emblemi familiari, come certi movimenti del corpo, o il bagliore del sole del tardo pomeriggio tra i momenti in cui il mondo ha la nostra attenzione e dove possiamo davvero diventare noi stessi, anche solo per un breve momento.
What is the relationship with the human body in your search, and in particular with the female body?
Qual è il rapporto con il corpo umano nella tua ricerca, e in particolare con il corpo femminile?
I believe it’s easier to work with the female body as it is canonized, perhaps wrongfully, within the pop colture. Whenever I try to work with male bodies, there’s hesitation and misjudgment, especially in a heteronorm dungeon as Instagram, where the male nude seem to equal, or translate into, the gay nude. Obviously, there can be no discrimination between the beauty of the two, or the love of the two, or the sexuality of the two. Everything has to do with motif and composition, and artistic quality of course, but there are shorter tracks to chose and there are longer, and in this case I’m usually a conformist. Unhappily so, I should add.
Credo che sia più facile lavorare con il corpo femminile in quanto è canonizzato, forse erroneamente, all’interno delle culture pop. Ogni volta che provo a lavorare con corpi maschili, c’è esitazione e un giudizio errato, specialmente nelle segrete eterosessuali di Instagram, in cui il nudo maschile sembra essere uguale o quanto meno tradotto in omosessualita’. Ovviamente, non ci può essere discriminazione tra questi due tipi di bellezza, o l’amore di entrambi, o la sessualità di entrambi. Tutto ha a che fare con il tema e la composizione, e naturalmente con la qualità artistica, ma ci sono tracce più brevi da scegliere e ce ne sono altre piu’ lunghe, e in questo caso di solito sono un conformista. Purtroppo, dovrei aggiungere.
What would you suggest to those like you who want to dedicate their life to a creative career?
Cosa suggeriresti a chi come te desidera dedicare la propria vita alla carriera creativa?
Don’t just be different, be very different. In this journey towards the new, try to gain an objective understanding of quality to meassure where you are at, and move from there. Don’t expect anyone to be greatful for what you create, they won’t be until you are among the best. And for the beginners: Copy the masters until you master them – then diverge.
Non essere soltanto diverso, sii molto diverso. In questo viaggio verso il nuovo, cerca di ottenere una comprensione oggettiva della qualità per misurare dove ti trovi in questo momento e come muoverti da li. Non aspettarti che qualcuno sia grato per ciò che crei, non lo saranno fino a quando non sarai tra i migliori. E per i principianti: copia i maestri finché non li padroneggi, quindi differenziati.
Translation by Fiammetta Maceroni