Julien Bertolin, nato ad Aosta, classe 1992, fin da bambino dimostra uno spiccato senso artistico che, unito ad un animo sensibile, lo portano a compiere diversi studi artistici che culmineranno nella laurea conseguita all’ accademia di Belle Arti di Brera.
Ad ogni tratto della matita di Julien Bertolin, corrisponde la voglia di reinventarsi, per trovare una personale cifra stilistica. Illustratore freelance, da sempre ha collaborato con siti, riviste e privati ma, ora esordisce con il suo primo albo illustrato “ Le mie parole sono…” di cui è autore dei testi ed illustratore .
Scopriamo la dimensione di Julien Bertolin e il suo affascinante progetto:
Ciao Julien, da poco hai esordito con un progetto interamente tuo, “Le mie parole sono…” ? Cosa vuol dire per un illustratore che ha sempre lavorato come freelance passare a una dimensione più “artigianale”, seguire un progetto dall’inizio alla fine?
1- Seguire un progetto dal suo esordio fino a vederlo nascere è come dar luce a una parte nascosta di se stessi. Da un piccolo cassetto del proprio intimo si estrae quella che era un’idea, un pensiero, un sogno e piano piano lo si modella, lo si plasma e gli si da una forma compiuta. Durante tutto il processo inoltre il progetto si arricchisce, muta e si impreziosisce delle contaminazoni che ogni giorno un’ autore recepisce dal proprio quotidioano. Inoltre un progetto di quesrto calibro, carica l’ autore di un senso di responsabilità maggiore, l’intera riuscita del progetto dipende unicamente da se stessi.
Senza fare spoiler che cos’è “Le mie parole sono”?
2- Le mie parole sono… posso definirlo la mia verità. E’ un po’ il mio tesatmento artistico se cosi si può definire, attraverso le storie dei miei personaggi, do voce alle mie esperienze di vita vissute finora, amori, delusioni , momenti felici che raccontati attraverso metafore e un po’ di magia permettono a chiunque le legga di immedesimarsi e ritrovarci anche un pezzetto della loro vita.
Per la prima volta, hai dato vita a dei personaggi tuoi, come sono i protagonisti dei pensieri di Julien ? qual’è la tua cifra stilistica?
3- I miei personaggi sono figure caleidoscopiche, raccontano la malinconia, la elevano a sentimento nobile e questo sicuramente caratterizza la mia cifra stilistica. Ci sono la giraffa color albume, l’ uomo uccello, il gigante dalle mani troppo grandi per regalare un fiore e molti altri. Ognuno di loro ha una storia, un vissuto e lo racconternno ai lettori con sincerità, schietteza e renderanno un senso di verità ai sentimenti che il libro attraversa.
Qual’è esattamente il tuo percorso e quanto questo ha influenzato la tua illustrazione ? Come definiriste il tuo modo di illustrare?
4- il mio percorso è un percorso che definirei spurio. Non ho mai studiato illustrazione, non volevo essere imbrigliato in regole e schemi, volevo essere libero di raccontare chi sono anche nei miei errori. Ho studiato costume per il teatro e il cinema all’ accademia e proprio questa viinanza con questi mondi mi hanno contaminato, ho imparato a mescolare tecbiche artistiche miste, a studire e comprendere la psicologia che si cela dietro a ogni personaggio di un’opera e tutto ciò l’ ho trasferito su carta. La mia tecnica artistica è mista utilizzo il collage, l ‘ acquarello le ecoline, grafite, acrilico e tutto ciò che nel momento della creazione mi ispira. Inoltre le mie illustarzioni sono realizzate interamente a mano, senza l’ ausilio del digitale.
Progetti per il futuro?
5- Sto lavorando a un nuovo libro, che è ancora in fase embrionale e che punta ad alzare ancora di più l’ asticella. E poi sto realizzando altre illustarzioni su richiesta, sto collaborando per la realizzazione di illustrazioni per un brand di tisane ed un altro grande brand di gioielli, ma questo è ancora top secret.