La vita che vorrei inizia alle sei di mattina in un pigiama a quadri largo, accanto all’uomo che amo.
Spalancare le finestre e salutare il sole, respirare fragranze portate dal vento.
Cappuccino, brioche, frutta. Musica in sottofondo che scioglie il sonno.
Una doccia calda, dare un senso ai capelli, due minuti di contemplazione davanti all’armadio.
Abbracciare il cane insonnolito e passeggiare quando la città ancora dorme.
Perdersi nell’andamento dei pochi mattinieri che passano e immaginare la loro vita.
Comprare un mazzo di tulipani da sistemare nel vaso bianco dell’ingresso.
Poi correre a casa a scrivere, su un foglio bianco di carta grezza.
La vita che vorrei comprende anche le vite degli altri, i loro attimi di meraviglia da imprimere nei racconti che scrivo.
Cucinare torte e ciambelloni al cioccolato, sporcarsi di tempera insieme a mio figlio che disegna.
Accompagnare a casa il vecchio signore incontrato al mercato, quando mortificato dimenticherà il suo indirizzo.
Perdersi in posti isolati, meditare sorridendo.
La vita che vorrei affronta il dolore afferrandolo in una mano, lo lascia poi svanire.
La vita che vorrei non teme il domani, perché crede nei giorni da costruire.
La vita che vorrei inizia oggi, mentre sogno il futuro e lo creo, e porta con me tutte le persone entrate nel mio cuore.
La vita che vorrei, è quella che sto vivendo.