Oggi per rendere armonioso il rapporto tra tecnologia e guida sicura basta un cruscotto, uno smartphone e un head-up display (HUD) californiano. Parliamo di Navdy, il dispositivo rivoluzionario presentato in estate che consente di guidare, chattare, twittare e vedere le indicazioni stradali comodamente  dal vetro anteriore della propria vettura, il tutto grazie a un mini proiettore che trasmette le immagini dal proprio telefono o tablet. Il progetto nasce dalla start up californiana di Doug Simpson e dell’inventore Karl Guttag, un binomio geniale che ha compreso le potenzialità dell’HUD e ha elaborato un’ intuizione innovativa: sfruttare un piccolo proiettore di 5 pollici per trasporre sul parabrezza il display di smartphone o tablet,  con una telecamera ad infrarossi rivolta verso il conducente che permette di riconoscere i gesti del guidatore e di tradurli in comandi. Il dispositivo si connette a sistemi mobili IOS o Android tramite WiFi o Bluetooth e consente la navigazione (Navdy supporta Google Maps), la messaggistica istantanea e l’accesso ai social network tramite comandi vocali. Il giorno in cui si raggiungerà la guida ubiqua, sospesa tra l’asfalto e il digitale, è previsto tra i primi mesi del 2015, ma il boom di prenotazioni ha mandato in tilt i produttori anche per la previsione che l’HUD in futuro misurerà i consumi di carburante, la pressione delle gomme e si occuperà in toto della manutenzione del veicolo. Nel capolavoro letterario “Furore”, il premio nobel (californiano) John Stainbeck racconta l’odissea dei Joad, una famiglia dell’Oklahoma che scappa in California su un autocarro per cercar fortuna in un viaggio da tregenda. Chissà, se i Joad avessero avuto Navdy avrebbero passato il tempo ascoltando il jazz di Lester Young o avrebbero potuto evitare il traffico della Route 66 tra l’Ariziona e il New Mexico. Ma questa è un’altra storia.

ENGLISH VERSION

Today, to make harmonious the relationship between technology and safe driving are enough a dashboard, a smartphone and a Californian head-up display (HUD). Let’s talk about Navdy, the revolutionary device presented this summer, that allows you to drive, chat, tweet and see the road signs easily from the front glass of your car; thanks to a mini projector that transmits images from your phone or tablet. The project was born from Doug Simpson and Karl Guttag’s start up; a combination of genius who understood the HUD potential and developed an innovative intuition: using a 5 inches projector to transpose on the windshield of the smartphone’s display or tablet, with an infrared camera directed towards the driver, which allows to recognize the gestures of the driver and to translate them into commands. The device connects to mobile systems iOS or Android via WiFi or Bluetooth and allows navigation (Navdy support Google Maps), instant messaging and access to social networks via voice commands. The day when we will reach the ubiquitous guidance, suspended between the asphalt and the digital, is provided between the first months of 2015, but the boom in bookings has knocked manufacturers also because of forecasting that the HUD in the future will measure fuel consumption, tire pressure and will deal in full maintenance of the vehicle. In the literary masterpiece “Furore”, the (Californian) Nobel Prize John Stainbeck recounts the odyssey of the Joad, a family from Oklahoma who runs away to California on a truck to seek his fortune in a beautiful voyage. Who knows, if they had the Navdy, they would have spent the time listening to the jazz of Lester Young or they could have avoided the traffic of Route 66 in Arizona and New Mexico. But that’s another story.

Traduzione a cura di Manuel Cenci