Alcarol è un brand italiano nato dalle giovani menti di Andrea Forti ed Eleonora dal Farra.
Grande sperimentazione e ricerca sulla materia e sull’ambiente naturale sono alla base dell’intera produzione di Alcarol. Bagni di resina immortalano sezioni di materiale: ed ecco plasmati prodotti dal design unico.
Andrea ed Eleonora, stesse origini, ma diverso percorso di studi. Quando avete deciso di collaborare in Alcarola? Cos’è che accomuna il vostro modo di fare design?
Ci siamo conosciuti quando la nostra formazione universitaria si era già conclusa ma abbiamo deciso di collaborare solo quando entrambi ci siamo sentiti pronti per approfondire le nostre ricerche artistiche e trasformarle in un occupazione a tempo pieno. Prima di conoscerci eravamo entrambi interessati più all’ arte che al design. Forse per questo cerchiamo di trasmettere prima di tutto delle sensazioni legate ai luoghi che ci hanno visto crescere.
A cosa si riferisce il nome Alcarol?
Per scegliere come chiamare il nostro progetto ci siamo fatti aiutare dagli amici, abbiamo proposto loro una lunga lista di nomi. “Alcarol” ha vinto su tutti. E’ un termine che abbiamo preso dal dialetto bellunese e sta a significare “il tarlo”. Ci Piaceva molto l’ idea di questo insetto che lavora all’ interno della materia legnosa, la scava e la trasforma al suo passaggio.
Nel panorama attuale del design italiano il vostro lavoro è, senza dubbio, singolare. Da dove avete preso ispirazione per realizzare un progetto così originale?
La più grande fonte di inspirazione sono i luoghi che frequentiamo quando siamo rilassati. Ci piace camminare in mezzo al bosco o sui crinali delle montagne. La natura che ci circonda ha una forza notevole e sentiamo la necessità di raccontarla.
Funghi, muschi e licheni, intrappolati a vita in un bagno di resina. Quanta ricerca c’è dietro ai progetti che indagano il tema della biologia vegetale?
A prima vista potrebbe sembrare molto facile ma dall’ idea iniziale alla realizzazione la strada è sempre piuttosto lunga. Per noi la ricerca e lo sviluppo di un prodotto seguono due binari paralleli. Da una parte sperimentiamo e sviluppiamo le tecniche più efficaci mediante test e prototipazioni di materiali. Contemporaneamente lavoriamo sulla progettazione della forma finale degli oggetti, cercando di semplificare e sintetizzare in modo da rendere il messaggio più diretto e pulito possibile.
La materia grezza utilizzata nel suo aspetto naturale, imperfetto, è dunque una costante nei vostri prodotti, ma, sempre più spesso, la ritroviamo, in forme diverse, anche in alcuni progetti di altri giovani designer. A cosa pensate sia dovuto questo ritorno al “raw”?
Ci piacciono i materiali grezzi e naturali perchè i nostri sensi vengono stimolati e incuriositi da ciò che è irregolare e non standardizzato. Questo tipo di ricerca mantiene forte il legame con la materia e controbilancia l’uso intensivo di asettici dispositivi tecnologici.
L’artigianato veneto è una delle realtà più solide della tradizione italiana. Oggi è a stretto contatto con i designer che perseguono la via del made in Italy. Anche i prodotti Alcarol hanno sposato le via della produzione artigianale?
Abbiamo scelto di realizzare i nostri prodotti in maniera artigianale perchè questo ci permette di lavorare manualmente e in prima persona sulla materia. Allo stesso tempo ci consente di crescere, perchè capiamo quali sono le potenzialità e i limiti dei materiali per sviluppare nuovi progetti. Questo sistema produttivo risponde anche molto bene alle richieste del mercato che spesso vuole pezzi personalizzati e realizzati ad hoc.
The WalkMan è alla continua ricerca di giovani talenti che sappiano mettersi in gioco con idee valide e ambiziose. Cosa consigliereste a chi a chi ha voglia di intraprendere una carriera come la vostra?
Il primo consiglio che diamo ai giovani è quello di avere coraggio e tanta determinazione. Sono elementi essenziali per iniziare a realizzare il proprio progetto. Poi bisogna sempre avere la consapevolezza del messaggio che si vuole trasmettere che deve essere unico e originale.
Infine una curiosità: che progetti ci sono nei cassetti di Alcarol?
Nei cassetti del nostro laboratorio ci sono schizzi e varie prove che aspettano di trovare una forma definitiva per il prossimo SaloneSatellite.