Anche quando Alessandro Ripane non sta disegnando una storia, ci racconta una storia.
Alessandro Ripane è nato a Genova nel 1989. Di sé dice che gli piace disegnare. È nato a Genova e, oltre che in Italia, ha vissuto in Svezia. Da bambino, disegnava un sacco di supereroi e un sacco di animali selvatici. Al liceo ha sperimentato i graffiti. Poi, durante il soggiorno svedese, ha definito il suo stile attuale. Il suo naturale talento si è trasformato, negli ultimi anni, in un impiego, poiché adesso lavora come illustratore. Ha all’attivo un sacco di collaborazioni con diversi brand/aziende. Ha anche pubblicato diversi progetti, specialmente copie numerate, realizzate artigianalmente, in edizione limitata, spesso con testi in collaborazione. Principale partner dei suoi featuring è Bradiponauta, con cui ha pubblicato, ad esempio, Bestiario Del Lavoro, del 2012 ma rieditato nel 2014, o 16 stories.
Uno degli attributi più caratteristici dello stile di Ripane, oltre all’horror vacui, è la presenza in moltissime illustrazioni di volti che si sciolgono. Inoltre, gli amati animali selvatici di quando era bambino, tornano anche come protagonisti in molte delle sue tavole. Questi elementi, variamente combinati, formano la poetica con cui Alessandro trasla gli spettatori in un universo parallelo fatto di individui e circostanze surreali, oniriche. Una formica scruta un frigo vuoto e desolato, intenta a preparare la cena. Un satiro verde smeraldo ascolta una grande radio anni Ottanta. Darth Vader si rovescia una caffettiera addosso.
Le tavole di Alessandro, inoltre, definiscono una narrazione. Molteplici particolari partecipano dell’illustrazione, creando così un climax narrativo anche nelle scene apparentemente più ieratiche. Altre illustrazioni sono delle vere e proprie storie, come ad esempio la serie Swordfish Stories oppure Vegetarian Penis. Si tratta di narrazioni brevi, svolte nell’arco di un’unica tavola, che finiscono spesso, deliziosamente, malissimo.