Architettura & Moda – Proporzione, armonia, innovazione. Due sfaccettature dell’estro divise da un sottile limite, labile. Un incontro titanico, un connubio esplosivo. Architettura & moda: un perfetto equilibrio tra due discipline, muscoli della creatività, della realtà rivisitata, innovata.
Architettura & Moda – L’unione parte dall’uomo, base solida di entrambe. L’architettura ha il ruolo di “vestire” l’azione umana. L’anatomia diventa la base sperimentale dell’agire in architettura. Le Corbusier sviluppa, proporziona, le sue opere attraverso il Modulor. Nasce così l’Architettura a misura d’uomo. La Moda ha il compito di “vestire” l’uomo, di renderlo estroso, innovatore. Lavorano su binari non paralleli, ma incidenti. Un incontrarsi che rende l’Arte non più effimera ma concreta, diretta al quotidiano umano.
Architettura & Moda operano con proporzioni, azioni, sentimenti. Il sentimento è fondante. Il sentimento del bello, dell’armonioso, si associa alla sperimentazione, alla creatività sperimentale. Un unicum che genera capsule collection rivoluzionarie, store capisaldi dell’architettura contemporanea, accessori come vere opere d’arte.
ARCHITETTURA & MODA: CONCEPT
Il concept è l’embrione, la genesi, dell’atto creativo. Il concept è il primo passo di entrambe le arti. Spesso l’architettura diviene concetto della moda e viceversa. Spesso viaggiano sullo stesso binario. Citando il Bauhaus, l’ideazione accomuna Architettura e Moda. Celebri i costumi di Oskar Schlememr al teatro Metropol di Berlino, 1926. Una perfetta armonia tra tesi sperimentali architettoniche e tagli sartoriali, forme. Un compenetrarsi delle due arti, un abbraccio infinito, vitale. L’architettura contemporanea è spesso concept del Fashion World. Tra le più famose ispirazioni tratte del mondo del costruito: La borsa di Paul Ka che ricalca la Bibliotheque Alexis De Tocqueville by OMA, Le décolleté di Michael Kors con il design della Verner Panthon Cone Chair di Vitra, Gli stivali Yves Saint Laurent e The Wings by Libeskind e Le scarpe di Marla Marchant ispirate al Ponte Zubizuri di Santiago Calatrava a Bilbao
ARCHITETTURA & MODA: FASHION SHOW
I fashion show, le catwalk, diventano la materializzazione del connubio Architettura-Moda. Un estendersi verso il mondo della scenografia, dell’allestimento. Affermate le sfilate della Maison francese Chanel, a cura del maestro Karl Lagerfeld. Fondali marini, meteoriti, ricostruzione di Rue Cambon. Un’onirica visione dell’intreccio tra le arti. La maison francese Louis Vuitton ha puntato, in passato, sull’architettura del Carrousel du Louvre con il direttore artistico Marc Jacobs. La storica casa di moda Prada, con a capo l’iconica Miuccia, punta invece ad un concatenarsi tra design ed architettura, in cui la luce gioca un ruolo primeggiante. Più recente il capolavoro di Alessandro Michele per Gucci. Un’intera sfilata tenuta all’interno di una sala operatoria post-umana, nella splendida cornice del Gucci Hub, perfetta nelle sue simmetrie e nei suoi colori freddi. Un manifesto del mondo cyborg e della fredda armonia architettonica.
ARCHITETTURA & MODA: MAISON
I maestri contemporanei dell’Architettura lavorano a stretto contatto con i mostri sacri del Fashion. Diventano coloro che plasmano i loro monumenti. Dal piccolo store nel centro della capitale europea, al grandioso edificio svettante nella cintura periferica. Un mondo nuovo fatto di Architetture per la Moda. La Maison Hermes è stata progettata dal senatore a vita Renzo Piano, nel 2001. Un edificio svettante nella città asiatica, Tokyo, che lavora con l’effimero, la trasparenza. Lo store Prada, progettato dal duo Herzog and De Meuron nel 2003, lavora sempre con il concetto di trasparenza, ma denudando una trama strutturale che ne impreziosisce l’impaginato prospettico contemporaneo. Toyo Ito, nel 2004, ha firmato il progetto per la sede della casa Tod’s. Un lavoro che ricrea una trama di alberi che s’intrecciano e danno vita ad un’interessante soluzione formale e spaziale.
ARCHITETTURA & MODA: COLLABORAZIONI
Le collaborazioni tra Architetti e Fashion Designer puntano alla creazione di capsule collection uniche, a pochi accessori d’impatto. Zaha Hadid, nota per la sua stravaganza architettonica, ha dedicato gran parte della sua vita al connubio tra le due arti. Noti i suoi disegni per Charlotte Olympia. Linee organiche, fluide, sinuose sposano la vestibilità delle calzature. Un concept organico che rivoluziona l’estetica tradizionale attraverso l’utilizzo di materiali innovativi. Il designer William Morris ha collaborato con il brand Loewe, ideando una collection con tocchi punk e fuori dal comune. Dal mondo dell’arte abbiamo il lavoro a più mani tra Jeff Koons e Louis Vuitton. Una rivisitazione dei grandi maestri dell’arte ad impreziosire le celebri borse della maison.
ARCHITETTURA & MODA: GRANDI MAGAZZINI DI LUSSO
I grandi magazzini di lusso sono spesso sinonimo di design d’interni ricercato. La Rinascente, leader italiana nel settore, rappresenta un vero e proprio museo del design italiano e mondiale. Il nuovo palazzo romano, flagship store, in via del Tritone unisce moda, architettura antica, contemporanea e design. Chiunque può accedere al mondo del design visitando il piano dedicato ad esso, il piano dell’acquedotto Vergine . Una carrellata di complementi d’arredo, poltrone, apparati illuminotecnici che hanno segnato la storia della creatività italiana. Il fashion design di lusso incontra così l’architettura, nelle forme del palazzo, ed il design. Accanto a mostri sacri del fashion, Gucci, Versace, Prada, Saint Laurent troviamo Vitra, Kartell, Cassina, Flos. Un connubio perfetto!