Arcosanti – Arcologia, sperimentazione e determinazione. Estremizzazione urbana del concetto di ecologia e densità abitativa. Un progetto utopico che prende forma, materia, vita.
Una città “nuova”, fondata ex novo, su progetto del torinese Paolo Soleri, in Arizona. Un modo nuovo, diverso, di concepire ed abitare, vivere, la città. Una diversa visione della concezione stessa di città, un esperimento urbano ed architettonico. Iniziata nel 1970, Arcosanti vede realizzata una piccolissima percentuale dell’intero progetto dell’architetto. Un prototipo urbano in cui oggi vivono circa 100 persone.
Il motore di tutto fu l’acquisto di 60 acri di terreno e la concessione di sfruttamento di altri 800 circostanti. Una città futura che diventa evento, evento sperimentale. Una fondazione che parte dalla piccola scala per giungere alla macro scala, all’obiettivo finale.
Il fulcro dell’opera si struttura con due grandi edifici da 5000 abitati, collegati, uniti, resi un unicum attraverso un “seme di arcologia”. Arcologia?! Un parola che unisce i due termini Architettura ed Ecologia. Proprio in questo possiamo trovare lo spirito dell’opera: l’architettura ecologica. Intervento che vuole mantenere un’ecologia interna ed una densità abitata di notevoli dimensioni. La qualità però è importante, non un casermone oppure un edificio di disumane misure e di difficile utilizzo.
L’arcologia viene così proiettata dal mondo della fantascienza al mondo della quotidianità, realtà. Dall’utopia alla anti-utopia, progettazione e realizzazione. Possiamo trovare un progetto di questo calibro nelle memorie wrightiane, Broadacre City. Soleri, però, realizza l’esempio concreto di questa filosofia urbana: Arcosanti.
Un’embrionale idea di Arcosanti risale nello studio di Cosanti, dello stesso architetto torinese. Il cuore della città rappresenta il “collegamento” arcologico, ideato per ospitare 600 persone, il vero motore ecologico del tutto, il fulcro innovativo. Le strutture si basano sul modello della prefabbricazione con una percentuale realizzata con getti in opera. Arcosanti si qualifica come un complesso compatto dove vita, lavoro e gioco sono tutti sotto il medesimo tetto.
L’innovazione principale risiede nel concetto alla base dell’opera: il cambiamento di stile di vita, di coscienza, di atteggiamento. È racchiuso in questo il motivo che ha spinto Soleri alla realizzazione dell’opera. Improntare una città ex nova sul concetto di ecologia vuol dire dare una scossa allo quotidianità del cittadino americano e mondiale. L’etica diviene solcatrice di percorsi, di idee, di architettura. L’ecologia etica viene così nobilitata a matrice di progetto. Il cittadino di Arcosanti diviene un eroe moderno, un supereroe fantascientifico che combatte l’utopia urbana e lo stile di vita non sostenibile. Un promotore di etica, un profeta dell’ecologia.