Al di là dei personali gusti musicali, le canzoni d’amore costituiscono una sorta di repertorio condiviso radicato nell’immaginario collettivo che ci immergono in un’intensa esperienza emotiva.
Forse nella discografia di ogni artista si ritrova almeno un brano d’amore. Nonostante il facile rischio di scadere nel banale e nel già-sentito, questa tipologia non è mai stata abbandonata ed è spesso adoperata da migliaia di fan che e ad essa si affidano per assolvere il difficile compito di esprimere i propri sentimenti.
Ecco la selezione di The Walkman.
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Stand by me-Ben E. King
Ci sono alcune canzoni talmente famose e rivisitate da generare delle difficoltà persino a identificarne l’autore. Senza dubbio Stand by me (1961) è il capolavoro che ha consacrato all’immortalità Ben E.King.
Wonderful tonight– Eric Clapton
Anche se l’opinione a riguardo possa essere condizionata dall’abbandono di George Harrison, Pattie Boyd è scusata per aver ispirato una delle più belle ballad del rock. Secondo alcune leggende metropolitane, il brano fu composto la sera del 7 settembre 1976, quando Eric Clapton e Pattie Boyd avrebbero dovuto presenziare alla festa in onore di Buddy Holly. Mentre Pattie si preparava, Eric strimpellava la chitarra sul divano ed è proprio in quel momento che pare nacque la canzone. Clapton ricorda di averle detto: «Ascolta, sei meravigliosa, okay? Per favore, non cambiarti più. Dobbiamo andare o faremo tardi».
Every breath you take-The Police
«Mi svegliai in piena notte con quella frase in testa, mi misi al piano e in mezz’ora la scrissi. La musica in sé è generica, come se ne sentono centinaia di altre, ma il testo è interessante. Suona come una confortante canzone d’amore. Al tempo non avevo compreso quanto fosse sinistra. Probabilmente stavo pensando al Grande Fratello, sorveglianza e controllo.» Le parole di Sting rimandano a una doppia interpretazione del testo che è stata data. Alcuni vi hanno visto non tanto una canzone d’amore, seppure fosse del tutto coerente col divorzo di Sting appena passato (1983),ma piuttosto un riferimento alle lotte sindacali del periodo. La canzone fu accompagnata da un video celebrato per l’ottima resa cinematografica in bianco e nero. Sia MTV (nel 1999) che VH1 (nel 2002) lo nominarono come uno dei migliori video musicali di sempre,collocandolo al 16° e al 33° posto nelle loro top 100. Il regista Daniel Pearl vinse il primo MTV cinematography award per il suo lavoro sul video.
Wish you were here-Pink Floyd
Forse forzosamente riconducibile nella categoria di canzoni d’amore,Wish You Were Here (1975) è dedicata a Syd Barrett, allontanato dal gruppo nel 1968 a causa di una grave infermità mentale e fisica per il continuo abuso di droghe (in particolare LSD) che ne aveva compromesso la partecipazione ai concerti e al lavoro in studio.
Rivers and roads-The Head and the Heart
Nota anche per essere stata inserita in una puntata di Chuck, Rivers and Roads (2011) non è solo una canzone d’amore, ma soprattutto una canzone di forte amicizia, che travalica le distanze fisiche attraverso fiumi e strade, per giungere a una profonda empatia indissolubile.
There’s a light that never goes out-The Smiths
Senza discostarsi dalla precipua atmosfera degli Smiths, There’s a light that never goes out (1985) sviluppa il tema amoroso con la storia di un amore non dichiarato e di morte, fino a un incidente stradale accanto alla persona amata che sublima la formula finché-morte-non-ci-separi in una luce che non si spegne mai (“To die by your side is such a heavenly way to die”).
Love song-The Cure
Scritta da Robert Smith come “regalo di nozze” per la moglie Mary Poole, Love song (1989) è un brano semplice e romantico che mantiene una pur malinconia e un’atmosfera gothic, oggetto di molti riarrangiamenti, tra cui la reinterpretazione di Adele (2011) e la cover dei 311, pubblicata come singolo ed inserita nella colonna sonora di 50 volte il primo bacio.
La cura-Franco Battiato
Dalla sofisticata ricercatezza, valorizzata da suggestioni mistico-filosofiche ed oniriche, La cura (1996) è un commuovente brano i cui spunti di riflessione difficilmente si riducono al puro ambito sentimentale. Il testo si rivolge ad una persona amata con un’esortazione alla guarigione, ma più probabilmente vuole essere un mantra, una preghiera-meditazione sulla essenza dell’amore come cura e accompagnamento di un altro essere umano, un percorso spirituale che prevede anche il dolore e l’abbandono, così come il dono ad “un essere speciale” delle “le leggi del mondo”. Della canzone sono state fatte varie cover e nel libro La cura. Anche tu sei un essere speciale Giuseppe Pulina ne fornisce una lettura filosofica.
Still loving you-Scorpions
Secondo alcuni, Still loving you (1984) sarebbe disponibile a un’interpretazione stratificata, che alla ballad d’amore aggiunge velate allusioni alla divisione della Germania, simbolicamente espressa dal muro di Berlino (cui porterebbero numerosi riferimenti). Tuttavia in un’intervista il chitarrista Rudolf Schenker afferma che si tratti di «una storia d’amore, che i due amanti riconoscono che potrebbe finire, ma vogliono provare un’altra volta».
One-U2
Nata in un periodo di crisi per la band, One (1992) è stata interpretata in vario modo. A un livello manifesto il testo sembra parlare di una difficile relazione amorosa attraversata da continui litigi e ferite reciproche. Alcuni invece intendono il termine “one” come unità in senso spirituale. Tuttavia secondo l’ipotesi più condivisa il testo allude al rapporto di Bono col padre, dopo la morte della madre all’età di quattordici anni, e alle difficoltà nel superare tale perdita. La canzone fu promossa da tre diversi videoclip. Il primo, girato a Berlino, vede Bono confessare a suo padre di essere stato affetto da HIV. La seconda versione propone un panorama di fiori rigogliosi e bufali, su cui si riversa un pioggia di carte che recano scritta la parola One in diverse lingue. Il terzo video mostra Bono seduto in un bar, mentre beve birra e fuma un sigaro.
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