Ci siamo riusciti, finalmente siamo stati chiamati per il tanto atteso colloquio di lavoro ma adesso viene il bello. Come comportarsi? Ecco subito cinque suggerimenti per non sbagliare ed evitare le solite situazioni imbarazzanti.
1 Come vestirsi
Va detto che purtroppo spesso e volentieri, in ambito lavorativo, “l’abito fa il monaco”. Per cominciare suggeriamo di dare uno sguardo alla sezione colloquio di lavoro di Zalando , per dare il via libera a un dress code molto professionale, semplice e non vistoso. Il classico tailleur va benissimo magari con l’aggiunta di qualche accessorio personalizzato. Oltre al grande e-commerce multimarca, anche Diffusione Tessile e Esprit propongono delle ottime soluzioni di abbigliamento professionale con un buon rapporto qualità/prezzo. La parola d’ordine è comunque meticolosità, ogni dettaglio va curato alla perfezione. L’acconciatura dei capelli, il trucco, lo stile non vanno lasciati al caso. Scegliete però qualcosa di comodo per sentirvi sempre a vostro agio. Dare subito un’immagine curata di sé è fondamentale per attirare l’attenzione durante il resto del colloquio.
2 Aspirazioni professionali
La domanda che spesso viene posta durante un colloquio di lavoro è la seguente: “Dove si vede tra cinque anni?” Spesso verrebbe da rispondere “Ai Caraibi” o “Su un’isola deserta”. Ma non è proprio la risposta migliore! Quello che direte deve rispecchiare sicuramente delle ambizioni e delle aspettative positive. È importante esprimere sicurezza senza puntare al vertice, perché si rischia di sembrare incerti e arroganti. Proponetevi per una posizione superiore rispetto a quella per cui vi state candidando, ma ricordate che il traguardo da raggiungere deve essere in linea un percorso coerente. Essere sinceri ma con qualche accorgimento!
3 Raccontare la vostra sfida maggiore
Ecco un altro argomento chiave di un colloquio di lavoro. Sicuramente vi verrà chiesto qual è stata la sfida maggiore che avete dovuto affrontare nella vostra esperienza professionale precedente. Preparatevi: parlate di un progetto che avete seguito per la prima volta, o un team che avete coordinato, non avendo mai gestito risorse di questo genere. Fate in modo che risalti la vostra consapevolezza di novità/cambiamento ma anche la vostra capacità di gestire ogni situazione nel migliore dei modi. E se non avete esperienze, siate in grado di inventare, facendolo in maniera intelligente.
4 Un pregio e un difetto
Chi non ne ha? Anche qui siate onesti, ma attenzione a vedere le cose sempre dal punto di vista professionale! Un pregio sicuramente apprezzato è il saper lavorare sotto pressione senza perdere il controllo, piuttosto che essere ottimi team player. Per quanto riguarda invece un difetto, chi meglio di voi può saperlo? Arrivare sempre in ritardo, annoiarsi facilmente, andare in tilt se i programmi cambiano sono assolutamente da evitare! Magari cercate di esasperare un pregio rendendolo un difetto, del tipo: “Sono così attenta e precisa che a volte vengo tacciata come perfezionista/maniacale!”. Insomma i difetti non devono spiccare ma almeno uno dovrete riconoscere di averlo!
5 E infine… avete domande?
Certo e ancora certo! Inventatevene se non ne avete, non fate mai la figura di chi resta senza parole. Chiedete eventualmente se in azienda esistono piani di sviluppo del personale, oppure le quote di mercato dell’azienda nel suo ambito di riferimento o più semplicemente quanti dipendenti ci sono nella sede in cui dovreste eventualmente lavorare. Sebrate interessati e curiosi! E mi raccomando non dimenticate mai di portare con voi delle copie del vostro C.V.
Adesso, in bocca al lupo!