Noi di The Walkman Magazine abbiamo avuto l’opportunità di fare una chiacchierata con Dario guidi, un artista eclettico che nella composizione della sua musica mette un attenzione particolare a ciò che prova e vuole trasmettere; sia a livello melodico che di contenuto testuale.
Cosa rappresenta per te questo nuovo singolo?
“Fai un salto”, per me, rappresenta un vero e proprio ritorno. Dopo l’uscita del mio Ep “Datura”, nel 2015, mi sono ritrovato a scrivere tantissime canzoni ma a causa degli impegni con gli spettacoli a teatro e con la paura di dover aspettare un fatidico “momento giusto” per far uscire pezzi nuovi, ho fatto passare troppo tempo. Un giorno è nato questo brano, più diretto, incisivo, cinico e ho detto “basta, voglio che le persone lo ascoltino”
I tuoi testi sembrano essere molto significativi per te. Come sviluppi il contenuto al loro interno e cosa tenti di esprimere di volta in volta?
I miei testi nascono da soli. Non sono uno di quei cantautori che si mette seduto e dice “ok ora scrivo un pezzo”, non ci riuscirei mai. Molte canzoni sono nate dopo sogni, molto particolari, che mi sono capitati nella notte. Durante il risveglio, mi sentivo ispirato e scrivevo. A volte mi basta un paesaggio, viaggiare mi aiuta molto. Le giornate “grigie” sono quelle che mi ispirano di più. Proprio per questo, a volte, non sono totalmente cosciente di quello che voglio esprimere, per lo meno non immediatamente. Non è il caso di “Fai un salto” però, in questo ultimo brano c’era una grande necessità di mandare un messaggio che, nella mia testa, era molto chiaro.
Quale è la tua più grande fonte d’ispirazione?
“Non ho una fonte di ispirazione che mi trae più giovamento rispetto ad un’altra. Dipende sempre dal tipo di progetto che sto per far nascere. A volte, mettermi direttamente a suonare l’arpa mi aiuta a trovare subito la dimensione di scrittura di cui ho bisogno, a volte ho una storia in testa e mi appassiona così tanto che tento subito di metterla in rima. Non posso escludere il teatro, come mia grande fonte di ispirazione. I momenti sul palcoscenico sono stati tra i momenti più belli della mia vita. Il Teatro, insieme alla musica, è un altro grande portatore di felicità.”
Che cosa vuoi ottenere dalla tua professione di musicista, dove vorresti arrivare?
“E’ un po’ di tempo che, grazie anche all’aiuto di persone più sagge di me, penso meno alla meta e più al percorso. Ci sono tanti sogni che mi aspettavo di realizzare e non sono avvenuti e altri che non potevo lontanamente immaginare ma sono arrivati. Sono felice del mio percorso, di quello che sto cercando di costruire anno dopo anno. Sono felice delle persone che mi seguono e ascoltano la mia musica. Poche, ma affezionate e mi fanno sentire bene. Ad oggi no cambierei nulla. So quello che voglio essere dal punto di vista musicale, so quello che voglio essere dal punto di vista attoriale e ringrazio ogni giorno le persone che mi danno l’opportunità di continuare a vivere di questo. Quindi per riassumere in modo significativo, alla domanda “dove vorresti arrivare”? rispondo “ad essere felice e fiero di me”.
Considerando l’attuale panorama musicale italiano, dove posizioneresti la tua musica e come la definiresti?
“Considerando l’attuale panorama italiano, per chi non segue il filone “modaiolo” è un po difficile etichettarsi da qualche parte. La musica italiana è meravigliosa e personalmente io sono un amante di quest’ultima, soprattutto degli anni 60/70/80 del cantautorato, che ha toccato delle vette poetiche altissime. Ma un problema caratterizza la musica italiana, cosa che non succede ad esempio in America, l’omogeneità. In questi anni cosa va di moda? La musica Trap? Allora tutti fanno Trap, ogni giorno escono fuori nuovi artisti trap, come funghi. Un po’ di tempo fa andava di moda l’indie e il “Nuovo cantautorato sofferente”, come lo chiamo io, e via di cantanti figli di Calcutta a più non posso. Sogno un panorama musicale italiano dove, nello stesso periodo storico, sia data la stessa possibilità di espressione e di lancio a tutti. Non potete negare che, accendendo la radio, sentiamo sempre le stesse identiche cose. Qualcuno potrebbe dire “perché quella musica piace e altra no!”, ma non sarò mai d’accordo. Se alla gente si dà cioccolato da mangiare, fiumi di cioccolato come se piovesse, sarà difficile che qualcuno si ribelli dicendo “si ok ma si può assaggiare anche qualcosa di diverso”?
Con chi vorresti collaborare a livello nazionale ed internazionale? Che progetti hai in cantiere?
“A livello nazionale mi piacerebbe tantissimo collaborare con Carmen Consoli, una delle grandi perle del “nuovo” cantautorato italiano. A livello internazionale non posso non dire Loreena Mckennitt, un’artista manifesto della musica celtica, per me, grandissima maestra. In assoluto la mia artista preferita. Vi consiglio di ascoltarla, se non vi è mai capitato. I progetti che ho attualmente in ballo sono diversi. Innanzitutto, voglio seguire l’uscita di “Fai Un salto” e promuoverlo in diverse serate/concerti che sto organizzando. Dal 30 Agosto al 15 Settembre, invece, un sogno che si realizza, sarò in scena al Silvano Toti Globe Theatre di Roma a Villa Borghese, diretto da Gigi Proietti, con Riccardo III di Shakespeare, per la regia di Marco Carniti, e subito dopo, ad Ottobre, sarò in scena con Sandra Collodel al Teatro Flaiano di Roma con un testo su Artemisia Gentileschi. Nel mentre ci saranno altre repliche in giro per l’Italia di “Actor Dei – Opera Musical” con Attilio Fontana, con cui giriamo ormai da quasi un anno, e spero nella ripresa di “Smack Il Musical”, a Milano. Intanto ricordatevi 30 Giugno, su tutte le piattaforme digitali di tutto il mondo, uscirà “Fai Un salto”. Ogni download o streaming sarà ben accetto!”
Dario è quindi un ragazzo che ha posto le origini della sua musica in generi e forme d’arte alternativa, lasciando quindi che la sua musica ne venisse influenzata.
Sarà soprattutto per la sua passione legata al teatro, ma questo artista sembra davvero mettere in scena sé stesso in ogni suo testo ed ogni parola sembra voler arrivare all’ascoltatore come se fosse davanti ad un vero e proprio spettacolo di forme e sensazioni musicali e teatrali.
Il prossimo 30 giugno avrete l’opportunità di ascoltare il suo nuovo singolo “Fai un salto”, che diverrà disponibile su tutte le maggiori piattaforme di distribuzione digitale.