Donne icone – Una madre è ispirazione, coraggio e sostegno. E’ protezione e fragilità, amore e ordine.
Qui di seguito 4 donne icone della letteratura.
#1 Hester Prynne (The scarlet letter)
Un personaggio incredibile, attuale come pochi. Una donna – e madre – che combatte i pregiudizi, che resta se stessa fino alla fine. Una figlia, Pearl, per cui Hester, per tutto il libro, cerca di costruire un futuro migliore del suo. Vede in lei la parte migliore di sé, e la protegge, la fa crescere. Un esempio, un’icona, una madre.
Spesso questo è il destino, e questi sono i tragici sviluppi, della femminilità fisica e mentale, quando una donna incontra, e attraversa, un’esperienza di particolare crudeltà. Se la donna è tutta tenerezza, muore. Se sopravvive, la tenerezza o le viene scostata di dosso oppure – e l’effetto all’esterno è lo stesso – le si incrosta così profondamente dentro il cuore che non si lascerà mai più vedere.
#2 Anna Karenina
Nella sua storia d’amore adulterina che la porterà alla pazzia, Anna Karenina ha sempre il suo primo figlio, Serëža, che per lei rimarrà un punto fermo. Anzi, andando avanti col libro e andando a complicarsi la sua situazione, l’unica cosa che migliora è il rapporto con suo figlio, che diventa un porto, una base.
Bisogna soltanto non chiudere gli occhi, per non rimaner privi della luce.
#3 Mrs March (Little women)
Una madre che vede nelle figlie ciò a cui deve tutto. E dunque, dà tutto. Manda avanti le sue figlie durante la guerra civile, durante l’assenza del padre, anche durante le crisi tra loro stesse. Resta ferma, e le spinge in una vita che, altrimenti, le avrebbe divorate.
Io non ho paura delle tempeste perché sto imparando come governare la mia barca.
#4 Mrs Ramsay (To the lighthouse)
Una donna forte, che ricopre il ruolo di moglie e madre tanto quanto quello di donna forte. Al centro della famiglia, regola i movimenti di chi la circonda restando sempre al suo posto, senza imporsi, con leggerezza, bontà e sincerità Una donna che si ammira, che si ama, che si ringrazia. Sacrificare se stessi per passare la vita a donarsi agli altri.
E di nuovo si sentì sola con la sua vecchia antagonista, la vita.