Le donne e l’India. I fatti di cronaca degli ultimi anni hanno dato a questo binomio un’impronta drammatica caratterizzata da violenze, prevaricazioni e generalmente da una totale mancanza di rispetto verso la figura femminile. Ma c’è una venture che è riuscita nel miracolo di valorizzare questo binomio grazie all’innovazione tecnologica. Parliamo di UST GLOBAL, società leader nella fornitura di servizi tecnologici con sede in California, che da anni sta portando avanti con successo la propria mission: favorire l’occupazione in campo tecnologico di giovani laureati, di donne e di appartenenti a minoranze etniche, linguistiche o religiose. La sede principale è in California ma il cuore pulsante del progetto è indiano, come il CEO Sajan Pillai che in un’intervista al quotidiano indiano Deccan Herald ha raccontato i numeri e le prospettive di crescita della sua venture. “Abbiamo formato con successo 20.000 laureati e laureate di tutto il mondo di cui 15.000 solamente in India – ha sostenuto, fiero, Pillai – “ con l’obiettivo di creare 5.000 posti di lavoro solamente per le donne appartenenti alle minoranze”. Il reclutamento di UST GLOBAL avviene in ogni angolo del globo, dalla Spagna alle Filippine, dalla Malesia al Messico. Proprio in Messico è in corso una delle partnership più importanti di UST, il cui successo in India ha attirato le attenzioni del governo federale che ha avviato una collaborazione consistente nella formazione di 30.000 ragazze e ragazzi neolaureati: solo da ottobre ne sono stati formati circa 900.

Dunque un modello imprenditoriale che apre nuove frontiere tecnologiche e che pone argini alla diffusa crisi occupazionale grazie a uno strumento semplice ma geniale: sfruttare le potenzialità inespresse in ambito tecnologico di milioni di studenti di tutto il mondo. Non è filantropia, è pur sempre impresa e come tale prescinde dal fattore economico. Ma in Paesi emergenti che vivono la contraddizione di avere economie rampanti in tessuti sociali poveri, è fondamentale che gli interessi di venture ambiziose e innovative coincidano con percorsi di crescita sociale.

ENGLISH VERSION

Women and India. News stories of recent years gave this combination a dramatic imprint characterized by violence, abuses of power and a general lack of respect for the female figure. However, there is a venture that has succeeded in the miracle of valuing this binomial through technological innovation. We are talking about the UST GLOBAL, a leading society in technology services based in California, which for years is successfully carrying out its mission: to promote the employment of young graduates women and ethnic minorities, linguistic or religious, in technology.Its headquarter is in California, but the heart of the project is Indian, as the CEO Sajan Pillai, who in an interview to the Indian newspaper, Deccan Herald, told about the numbers and the growth prospects of his venture. “We have successfully bred 20,000 graduates from all over the world, of which 15,000 only in India – proudly affirmed Pillai – with the goal of creating 5,000 jobs right for minority women”. UST GLOBAL recruits in every corner of the globe, from Spain to the Philippines, from Malaysia to Mexico. Right in Mexico there is one of the most important partnership of the UST, whose success in India has attracted the attention of the federal government that initiated a collaboration consisting of the education of 30,000 girls and young graduates: only from October about 900 people have been bred.

Thus, it is a business model that opens new technology frontiers and that puts banks to the widespread employment crisis, thanks to a simple but brilliant tool: exploiting the untapped potentials in the technology of millions of students around the world. This is not philanthropy, but a company that excludes the economic factor. However, in emerging countries that lives the contradiction of having rampant economies in poor social fabric, it is essential that the interests of ambitious and innovative venture coincide with paths of social growth.

Traduzione a cura di Daniela De Angelis