Tutta questa luce è frutto di un virtuosismo che si avverte solo scrutando attentamente la vita che si manifesta mostrandoci i colori di dipinti reali.
Vernici fresche stese su tele immense.
C’è un quadro che parla di quanto sia affascinante un cielo variabile. Che arriva la pioggia, e poi il sole che sorprende.
Ce n’è uno pieno di valige pesanti e ricordi. Bagagli da trascinare con sé, quando non hai la certezza di un punto fisso.
C’è un dipinto rosso con tutti i bus di Londra.
Un altro quadro parla di Steven, seduto con il suo cane davanti al supermarket di High Street Kensington, mentre mi fa benedire da Dio quando gli regalo due monete e un sorriso.
C’è l’immagine di un lago freddo ma sempre pronto ad abbracciare i tramonti, al centro di un parco incontaminato.
Ci sono momenti di solitudine nostalgica, e ricerca del proprio posto, che terminano quando ricordi che il tuo posto è la tua anima, e ti senti avvolto in un fascio vitale.
Ci sono le vite degli altri, con cui ti incroci sorridendo.
C’è lo spettacolo della felicità, quando ridi perché è tremendamente sublime.
Non si può ammirare l’eleganza di questo interminabile svolgersi senza prima esser partiti alla ricerca della propria leggenda personale.
È un tuffo nel vuoto dove la vertigine si trasforma in meraviglia.
E se non avessi avuto il coraggio di lanciarmi, non avrei potuto scoprire che qui, in questa parte di mondo,
è pieno di vita.