Elisa Talentino è un’artista che lavora con grafica d’arte, pittura e illustrazione.
Elisa Talentino – Le immagini di Elisa Talentino appaiono in libri e riviste, tra i suoi clienti figurano The New York Times, The Washington Post, Goethe Institut, Mondadori, Repubblica. Le sue serigrafie d’autore, realizzate con tecniche pittoriche sperimentali sono esposte in numerose gallerie in Italia e all’estero.
Elisa, parlaci di te: la tua passione, la tua formazione, la tua idea d’arte.
Ho iniziato a fare serigrafia subito dopo l’Accademia di Belle Arti. Lì ho appreso le tecniche calcografiche di base assieme a Paolo Berra, graphic designer e printmaker con cui ho fondato, nel 2009 a Torino, un laboratorio di stampa sperimentale.
Perché hai scelto illustrazione, grafica d’arte, pittura e animazione?
Ho una formazione pittorica accademica. Non sento però una grossa distinzione tra la pittura e
l’illustrazione. Per me la pittura è un mezzo attraverso cui realizzo le mie illustrazioni. Credo che il
confine tra le due discipline sia molto labile. Viene definito illustrazione tutto ciò che rappresenta un’idea o un concetto, su commissione o a partire da un’idea personale con profilo più artistico, esattamente come la pittura. In fondo i committenti d’arte sono sempre esistiti, cambiano semplicemente le destinazioni delle immagini e abbiamo a disposizione più tecniche per realizzarle. L’illustrazione è una forma di narrazione come il testo, la fotografia o il video. Può completare un testo, ma allo stesso modo in cui le parole non hanno sempre bisogno dell’immagine, il disegno può vivere indipendentemente dalla scrittura. Ci sono concetti che si prestano ad essere raccontati con il mezzo della scrittura, e altri che trovano la loro massima espressione nel disegno. La malizia sta nel comprendere quale sia il mezzo migliore per raccontare un’idea.
Come nasce il progetto INAMORARTI?
Il progetto Inamorarti nasce nel 2008 o giù di lì assieme a una persona a me molto cara che è Paolo
Berra, artista, graphic designer e soprattutto serigrafo di Print About Me.
Devo a lui e alle sue passioni brucianti per l’arte e per la stampa gran parte di ciò che faccio ora; è lui che mi ha fatto conoscere la serigrafia, iniziata come nei migliori centri sociali sul pavimento
della cucina tenendo fermo il telaio con i piedi e agitandoci tantissimo perché per ogni stampa che
veniva bene tre erano un disastro. La nostra fortuna è arrivata dalla buonanima della prozia Ottavia di Paolo, che ci aveva lasciato in uso un appartamento fuori Torino che in breve tempo è diventato il nostro parco giochi: pavimenti tappezzati di stampe, vasca da bagno millecolori e gelatina fotosensibile in frigo accanto alle verdure perché era estate e si guastava. Dopo circa un anno di esperimenti di invincibilità, conseguenti fallimenti e nuovi tentativi a volte vittoriosi ma senza mai basi ponderate abbiamo deciso di venir via dalle montagne cuneesi e di montare un laboratorio a Torino, così è nato Inamorarti (In Amor Arti).
Qual è il cuore della tua poetica, il senso di tutto ciò che realizzi?
Quando lavoro, per esempio a un libro, cerco di rendere ogni illustrazione indipendente e al contempo inserita nella storia. La parte più complessa è creare un’immagine che possa vivere di vita propria anche al di fuori del contesto libro, magari assumendo significati nuovi, proprio perché slegata dal suo luogo di origine.
Le tue immagini appaiono in tanti libri e riviste. Hai ottenuto premi importanti e lavori per grandi nomi. Come sei riuscita a fare la differenza?
Credo che, più di ogni altra cosa, un illustratore debba essere tenace, non abbattersi e studiare molto.
Su cosa punti per il futuro?
Mi piacerebbe sperimentare maggiormente l’animazione e dipingere di più. Entrambe le cose richiedono tempi e momenti di tranquillità non sempre presenti nella vita di tutti i giorni.
The WalkMan ha come obiettivo quello di scovare e mettere in luce talenti ed artisti che credono nelle proprie idee. Cosa consigli a chi, come te, ha deciso di investire la propria vita nella creatività?
Consiglio di tenere duro se è davvero ciò che vogliono fare. Si ratta di un percorso lungo (per me lo
è stato) ed è facile abbattersi, ma chi ha valore prima o poi (se non getta la spugna) emerge.