Il mercato è cambiato, oggi si tenta di spazzare via l’idea di un’industria cinica e dannosa per l’ambiente, un’immagine che si è costruita nel corso degli anni dopo i tanti abusi causati dall’uomo stesso. Pian piano la nostra società sta intraprendendo un percorso di cambiamento e sta attuando la comprensione di un concetto che doveva essere già nostro da tempo, ovvero quello dell’ecosostenibilità.

L’ecosostenibilità è uno dei temi sempre più attuali all’interno della società odierna e soprattutto rappresenta una delle tendenze del mercato degli investimenti, sono tanti infatti gli imprenditori e le startup che decidono di puntare su questo settore per poter dare vita ai loro progetti sotto una luce green molto apprezzata dall’opinione pubblica e dagli investitori stessi. Ma come mai “il green” è riuscito ad entrare a gamba tesa e così efficacemente in un mercato così saturo e spesso privo di idee ed a diventare una vera e propria tendenza?

LEGGI ANCHEACCOUNT GREEN: 5 PROFILI DA SEGUIRE SU INSTAGRAM

Ecologici ed efficaci

Partiamo da un presupposto, sembra brutto dirlo, ma intraprendere una strada ecologica per il proprio brand o attività è un fattore positivo per la propria immagine pubblica, ed in alcuni casi, può anche portare ad un vero e proprio rilancio di un marchio destando l’interesse, magari in precedenza sopito, di finanziatori e pubblico nei suoi confronti. Optare quindi per la creazione dei prodotti o di servizi che abbiano scopi benefici per l’ambiente non è più solo la cosiddetta “buona azione”, ma risulta essere la scelta più appropriata per quanto concerne il campo dell’innovazione, della tecnologia, dell’arte.

Da questo punto di vista è probabilmente una delle migliori notizie dell’ultimo decennio, d’altronde, poter affermare con certezza che l’ecosostenibilità sia una scelta di successo, soprattutto dal momento che è necessaria ai fini della tutela e della salvaguardia del pianeta in cui viviamo, è sicuramente fondamentale come fattore sociale. In tal senso è anche un bene, visto che secondo i report dei maggiori centri statistici e di analisi, tra cui l’ISPRA, il nostro pianeta appare sempre più “massacrato” dai problemi legati all’inquinamento ed allo smaltimento rifiuti.

ecosostenibilità Pier 88 Padova Esprimersi attraverso
Il Pier 88 di Padova

Nelle righe precedenti ho però menzionato un connubio di termini che magari a primo impatto possono sembrare alquanto distanti tra di loro, sia sul piano semantico che su quello relazionale; ebbene non è affatto così. Se da un lato infatti l’innovazione green ha aperto le porte ad un’industria rinnovata sotto il lato dell’efficienza dell’impatto ambientale, questa ha anche provveduto a dargli una scossa sotto il punto di vista estetico e realizzativo. Le nuove installazioni e soluzioni architettoniche di questo stampo hanno infatti spesso presentato delle spiccate caratteristiche artistiche nel loro design, complici alcuni esempi come i tre grattacieli eco ad Utrecht, l’azienda Shifton, specializzata in feedback e design, e il Pier 88 di padova.

Uno dei casi più rappresentativi in tal senso è probabilmente il Pier 88, un locale completamente di concezione “bio” realizzato con container riadattati e che al suo interno presenta alcune installazioni vegetali composte da piante rampicanti, street art con murales dell’artista Tony Gallo e life panel di Alvise Anchel. Il locale in questione è quindi uno dei migliori esempi per poter far comprendere come sia possibile un connubio del genere e soprattutto come possa prendere vita.

LEGGI ANCHELOCALI GREEN: LA NUOVA MENTALITÀ ITALIANA

Una nuova speranza

Dietro questa nuova, ennesima, tendenza di mercato vi è quindi un vero e proprio stile di vita, approccio e concezione nei confronti della nascita dei nuovi player di mercato e delle papabili soluzioni legate al mercato dell’innovazione.

Questa formamentis di pensiero sta quindi creando i presupposti per una vera e propria società improntata sulla risoluzione dei problemi ambientali e la comprensione delle dinamiche legati all’ecosistema microclimatico che ci circonda. Non è un caso ciò, difatti negli anni passati questa tematica legata all’ambiente è stata sottovalutata e l’Italia, in primis, si è trovata indietro sulle misure da adottare per contrastare i danni ed arginare gli eventuali effetti catastrofici sul territorio.

Ma non è tutto qui, infatti tocca fare i conti anche con il lato “economico” della questione ed anche in questo caso il settore green non scherza affatto. In esso troviamo infatti un giro di soldi mastodontico, con fondi d’investimento pari a 350 milioni di dollari, come il T2 Energy Transition Fund, ed un repentino incremento dei posti di lavoro, con un tasso maggiorato di 2 milioni solo in territorio Europeo.

Il futuro è come non mai incerto, ovviamente, ma sicuramente tutta questa propositività verso l’ecosostenibilità premette un nuovo percorso da percorrere, una strada volta a risanare il pianeta, come se fosse un nuovo inizio, anche per quanto riguarda il concetto stesso di creazione e realizzazione di un prodotto.