Francesca Mazzotta, designer salentina, nel 2009 fonda il suo brand di gioielli eco-sostenibili. Materiali naturali e filosofie di vita in un’intuizione artistica tutta da scoprire.
Francesca, come hai capito di voler dedicare la tua vita all’arte e perché hai scelto il design e i gioielli?
Non l’ho capito, in realtà l’arte faceva parte di me sin da bambina, è stata più una consapevolezza che con gli anni si è fatta sempre più forte. Il design ha preso forma nella mia mente nel periodo in cui frequentavo l’Accademia, durante le varie sessioni d’esame presentavo spesso la realizzazione di oggetti di design. Con i gioielli tutto è nato per gioco. Sono partita da questo concetto: l’ornamento come espressione di un luogo. La sperimentazione di materiali diversi, accostati e messi insieme tecnicamente sono diventati la mia nuova sfida.
Sei laureata in Arti visive, gli strumenti forniti della tua formazione ti sono bastati?
Sono stati un punto di partenza, tutte le formazioni non bastano mai. Studiare, perfezionarsi, mettersi alla prova insieme a passione, grinta e tanta curiosità sono il mix giusto per fare questo lavoro.
Qual è il senso della tua arte e da dove nasce il tuo interesse all’eco-sostenibilità?
La mia creazione artistica è una forma di linguaggio che interpreto per portare a conoscenza il mio mondo, la mia terra, un punto di vista, un insieme di significati. Riconduco il reale a forme mitiche, elaborate dalla fantasia o anche tratte dalla vita quotidiana. Esprimo il vissuto, il sentito, il pensato in modo unico, irripetibile, originale.
Il senso della mia arte va oltre la forma, è la vibrazione che trasmette. È essa stessa vita, un ciclo continuo incessante e vorticoso .
L’ interesse per l’eco-sostenibilità, invece, nasce dalla sperimentazione e reinterpretazione di un antichissima tecnica: la cartapesta leccese. Mi ha permesso di focalizzare l’attenzione su materiali naturali come la carta e i collanti vegetali impiegati per la lavorazione. Il loro utilizzo ha dato vita ad oggetti e gioielli, il cui valore, oltre la loro naturale composizione, acquista maggior importanza perché testimone della cultura di un luogo.
La tua terra e le tue origini quanto fanno parte delle collezioni che realizzi?
Moltissimo. Le mie collezioni raccontano principalmente la mia terra, il Salento, la sua magia e l’essenza. Da un punto di vista naturalistico, culturale, artistico e storico, ho delle fonti inesauribili e stimoli ricchissimi. E’ un richiamo continuo alla mia mente: forme, colori e dettagli ispirano il mio lavoro.
Hai progetti per questo 2017 appena iniziato? Oltre il ruolo di designer, com’è Francesca, cosa prende sul serio nella vita?
Sicuramente il progetto per la riconoscibilità e la maturità, a livelli sempre più alti, del mio brand che nasce da un’idea tutta italiana e attinge dal mio patrimonio culturale. Per il resto sono un libro aperto a nuove collaborazioni e esperienze.
Il mio lavoro di designer non potrebbe esistere senza quell’ingrediente della vita che dà senso a tutto: i rapporti umani e, prima di tutto, la mia famiglia.
La collezione di oggetti di design Complementi coniuga cultura greca ed orientale: cosa ti ha ispirato?
Mi ha sempre affascinato guardare terre diverse dalla mia. Per le mie collezioni attingo alla cultura greca per la sua forza e opulenza, a quella orientale per la sua essenzialità e ricerca estetica. Mi piace far dialogare queste diverse realtà. Insieme alla tecnica della cartapesta leccese, che utilizzo per realizzare le mie opere, creano un connubio perfetto di mistero ed eleganza.
The WalkMan ha come obiettivo quello di scovare e mettere in luce giovani talenti ed artisti che credono nelle proprie idee. Cosa consigli a chi, come te, ha deciso di investire la propria vita nella creatività?
Di avere tanta passione, tenacia e coraggio. Quello che mantiene vivo l’interesse è l’amore per quello che si fa. Solo questi ingredienti messi insieme, permettono di perseguire la strada che porta alla realizzazione dei propri sogni.