Frida Castelli – Nell’aprile del 2016 appare online l’arte intimistica ed erotica di Frida Castelli. Frida Castelli è le sue storie, le sue emozioni.
Nulla sappiamo di Frida Castelli se non che ama di un amore verace e totalizzante. E altrettanto verace e carico d’istinto è lo stile con cui apre una finestra sulla sua vita.
I suoi disegni carichi di sensualità si possono trovare sulle sue pagine Instagram e Facebook o sul sito Fondazione Frida Castelli. Lì ha aperto uno spazio per la vendita di stampe e delle due raccolte illustrate Dear x e Love is the devil. Dear x, la prima, raduna le lettere e i disegni dedicati al suo ragazzo.
Ciò che Frida scrive accompagna con delicatezza e con una dolcezza quasi contrastante l’audacia della sua matita e delle sue ombre colorate.
Le sue illustrazioni sono infatti la traduzione visiva di ricordi, pulsioni e sensazioni. Scatti privati caratterizzati da un’irriverenza gentile, con cui mostra la sfera più complessa e sensuale di un rapporto. Ma Frida ci presenta il sesso anche come strumento di conoscenza interiore, che nelle sue sfumature e intensità varie non è solo gioco, ma soprattutto legame.
Aggirandoci tra le figure femminili, scopriamo un romanticismo malinconico, che ci ricorda come la sua arte nasca da una mancanza. Ma a sua volta questa mancanza è la conseguenza di un amore pieno e viscerale, che svuota ad ogni incontro, e che si ripercuote in un amore autentico per se stessa. Frida Castelli non è perciò solo erotismo ma anche autoerotismo: l’eco suadente delle sue notti d’amore.
L’arte di Frida porta perciò a galla vari tabù, senza però voler assumere un carattere contestatorio. Non è provocatoria, ma semplicemente vera. Eppure la censura sui social si fa ogni tanto sentire, ed è il prezzo da pagare per il suo realismo carnale.
Il tema del sesso vive infatti oggi un dualismo piuttosto contraddittorio. Da una parte la volgarità la fa da padrona, e ci nausea. Dall’altra un’enorme l’ipocrisia ci impedisce di considerare il sesso come un fatto interamente umano. Siamo perciò continuamente bombardati da immagini di carattere sessuale ma facciamo difficoltà a parlare apertamente di problemi, dubbi o desideri. Il sesso è propinato come fosse un prodotto consumistico: compralo e godine, ma sappi che è espressione della tua lussuria. Il sesso è invece prima di tutto un bisogno di connessione, che nasce nello spazio stretto del rapporto con l’altro, e non deve necessariamente essere legato all’amore, ma alla necessità di uno scambio, di un contatto diretto con un’altra forma di vita umana.
È quindi chiaro che Frida ci regala uno spaccato di vita sfacciato e al tempo stesso languido, che urla a gran voce il desiderio di spogliarsi di ogni connotazione negativa per restare ciò che è: l’espressione carnale di un’intensa umanità.