Il mese di febbraio è dedicato interamente all’amore. Oggi, in particolare, ci dedichiamo ai grandi amori letterari, veri e sofferti, a volte struggenti, a volte platonici, degli scrittori che abbiamo amato e odiato.
- Italo Calvino ed Elsa de’ Giorgi. Lei più grande di 7 anni, sposata con il conte Sandrino Conti Bonacossi. Le scrive circa 400 lettere poetiche e raffinate, che svelano un Calvino diverso:
indomabile e appassionato in una storia difficile e a tratti furiosa.“Gioia cara, vorrei una stagione in cui non ci fossi per me che tu e carta bianca e voglia di scrivere cose limpide e felici.”
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- Luigi Pirandello e Marta Abba. Molti definivano il loro rapporto un sodalizio artistico-sessual-affettivo, ma la realtà era un’altra. Lui, più grande di 33 anni, commediografo sempre più innamorato. Lei, primattrice giovanissima sempre più innamorata… della sua carriera. Gli attori della compagnia dicevano che il maestro non “consumava”; si accontentava di contemplarla seminuda mentre scriveva.
“Scrivimi, fatti viva, ho tutta la mia vita in Te, la mia arte sei Tu; senza il Tuo respiro muore”
- Vladimir Majakovskij e Lili Brik. Il “cantore della rivoluzione d’ottobre”, conosce Lili, ballerina e attrice, sposata con Osip. I 15 anni di relazione saranno tormentati, con fughe, conflitti, crisi e ma diventerà una sorta di menage a tróis sincero e intenso.
“Ricordati proprio a questa finestra per la prima volta estasiato accarezzavo le tue mani”
- Ernest Hemingway e Marlene Dietrich. Si conobbero su una nave che li portava dall’Europa agli Stati Uniti. Nascque un amore trentennale, che secondo molti, non sfociò mai; fu un amore platonico, con un carteggio tenero e passionale, a tratti esplicito.
“Mia carissima Marlene, ti scrivo prestissimo stamattina, nell’ora in cui la povera gente, i soldati e i marinai si svegliano, per mandarti una letterina nel caso tu ti sentissi sola”
- Rabindranath Tagore e Victoria Ocampo. Lui, poeta e filosofo indiano, primo Nobel non occidentale. Lei, scrittrice argentina, femminista convinta. Quasi trent’anni di differenza tra i due e un amore platonico favoloso, che ispirò un terzo dei poemi di lui.
- Franz Kafka e Milena Jesenská. Milena è una traduttrice ed è sposata. Contatta Kafka per lavorare su uno dei suoi racconti, ma nasce l’amore: una storia a distanza, fatta di pochissimi incontri e lunghe lettere che ruotano intorno a quegli appuntamenti sospirati e temuti.
“Ora penso soltanto alla mia malattia e alla mia salute, e l’una e l’altra, è vero, la prima come la seconda, sei tu.”
- Pablo Neruda e Albertina Rosa Azòcar Soto. Lui è un giovane studente squattrinato, innamorato, lei studentessa e musa ispiratrice che non ricambia la proposta di matrimonio.
“Per lo più vorrei parlarti nei baci. Così riuscirei a spiegarti il mio bisogno di te.”
- Alberto Moravia e Elsa Morante. Amore sfortunato, violento, fatto di fughe, ritorni, bisogno di autonomia, ma allo stesso tempo esigenza d’affetto. Elsa scriverà che “le coppie di letterati sono una peste”.
- Simone de Beauvoire e Jean Paul Sartre. Laura Laurenzi ha definito il loro un “contratto a termine”. Non ci fu matrimonio né convivenza e la sincera infedeltà era un “dovere reciproco”, assicurazione contro le ipocrisie del matrimonio borghese. Condivideranno le loro esperienze erotiche, gli “amori contingenti”, non dimenticando, però, mai l’amore necessario, che li legava indissolubilmente.
- Virginia Woolf e Vita Sackville-West. Entrambe poetesse e scrittrici, si conoscono al circolo di Bloomsbury: nasce un’amicizia che presto diventa amore appassionato, anche se la Sackeville-West è sposata.
“Mi manchi più di quanto potessi immaginare anche se mi ero preparata a sentire molto la tua mancanza. Ecco perché questa lettera è una sofferenza continua. È incredibile come tu sia diventata essenziale per me.”
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