Nasciamo unici, in un corpo definito.
È un corpo armonioso, perfetto, che occupa uno spazio.
Sta a noi decidere come colmare questo contenitore fisico.
Non si riempie un recipiente di cristallo con schegge di vetro trovate sul percorso, e neppure con materiali che non sono all’altezza della nostra natura.
Il segreto di un’identità completa è cogliere i fiori sbocciati sulla nostra pelle e inserirli dentro di noi.
Non raccogliete fiori secchi o frutti marci, non saziano.
Piuttosto, immaginate il vostro corpo come una scatola di dolci, un frigorifero pieno.
Ogni volta che vorrete soddisfare il vostro gusto, ogni volta che desidererete sentirvi voi stessi, saprete dove andare a cercare.
Ci saranno tanti biscotti, caramelle, cioccolate.
Sceglierete i vostri germogli, sarete pieni di voi stessi.
Dei vostri traguardi, dei vostri piaceri, di voi.
E non ci sarà nessun altro che amerete quanto la vostra persona, e nessuna tranquillità garantita se non la vostra calma interiore.
Non affannatevi a fare la spesa in giro per il mondo.
Il frigo è pieno.
[divider]ENGLISH VERSION[/divider]
We are born unique, in a defined body.
It is a harmonious, perfect, body that occupies a space.
It’s up to us to decide how to bridge this physical container.
You can’t fill a crystal container with shards of glass found on your way, nor even with materials that are not up to our nature.
The secret of a complete identity is picking up the flowers bloom on our skin and put them inside of us.
Do not pick up dry flowers or rotten fruit; they can’t satisfy you.
Try to imagine your body as a box of sweets, a full fridge.
Every time you want to satisfy your taste, every time you want to feel yourself, you’ll know where to look.
There will be many cookies, candies and chocolates.
Choose your buds, you will be full of yourself.
Your goals, your pleasures, you.
And there will be no one else you will love like your person, and no guaranteed tranquility but your inner calm.
Do not be anxious to go shopping around the world.
The fridge is full.
Traduzione a cura di Daniela De Angelis