La Galleria Vittoria inaugura mercoledì 26 Giugno alle ore 18.00 la mostra “Infinita Donna” di Renata Solimini a cura di Tiziana Todi, la mostra rimarrà aperta fino all’8 luglio 2019.
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Una ricerca di oltre un anno che ha portato Renata Solimini a rappresentare l’universo femminile attraverso la sua pittura in 12 tele rappresentando 12 donne totalmente differenti tra loro.
Un omaggio a figure del passato ma anche del presente, riportando sulla tela l’essenza delle donne che hanno segnato la loro epoca credendo con tenacia in quello che volevano esprimere.
Scrive di Renata Solimini Tiziana Todi: […]Lungo tutta la storia umana spesso abbiamo assistito a tentativi di sottovalutare la donna e dominarla, cercando di limitarla nelle sue espressioni spirituali, non comprendendo che ciò significa tarpare le ali all’evoluzione di tutto il genere umano.
La perfetta armonia, nasce infatti dalle due componenti, femminile e maschile, congiunte, che si fondono metafisicamente in un simbolico amplesso. Se pensiamo alle culture antiche l’archetipo del divino ci presenta dignità paritetiche nella loro diversità.
Per le donne tutto è espressione d’amore e di vita, anima e psiche sono un tutt’uno, caratterizzate dalla forza del sentimento che si nutre del sapere innato, saggezza e concretezza ne fanno un’asceta calata nel quotidiano.
Renata Solimini in queste sue opere entra nell’universo femminile, attraverso il rituale della sua pittura che si esprime trasformando in poesia il raziocinio femmineo che rappresenta.
Con le sue linee prepotenti agisce psicologicamente sull’osservatore, supera così l’essenza del segmento semplice ed esprime anche la vitalità della donna che raffigura.
Tutte le donne ritratte hanno segnato la loro epoca con le loro prese di posizione, con la caparbietà che le ha contraddistinte, che è anche la caparbietà dell’artista, facendo sì che le opere diventino di forte impatto, trascendenti, coinvolgenti per chi le osserva.
Renata vuole ricordarci che se aspiriamo all’infinito questo percorso passa necessariamente attraverso la donna e le sue conquiste interiori.[…]