Superstizione, fede religiosa, buona sorte e riti scaramantici sono temi ricorrenti nella cultura partenopea. Uno degli esempi più emblematici e affascinanti di come questi elementi si mescolano è la smorfia napoletana, una tradizione dalle origini antichissime. Scopriamo insieme di cosa si tratta, come funziona e su quali principi si basa.

Cos’è la smorfia napoletana?

In breve, la smorfia napoletana è un sistema utilizzato per analizzare eventi, esperienze oniriche e fatti insoliti della vita quotidiana, convertendoli in numeri da 1 a 90 da giocare al lotto e all’Enalotto.

Ogni sogno o evento, lieto o nefasto, piacevole o spiacevole, fortunato o sfortunato, viene interpretato come un segno ben definito, classificato nel tradizionale libro della smorfia e associato a un numero specifico compreso tra 1 e 90. Tra i più conosciuti abbinamenti ci sono il numero 77, “le gambe delle donne”, il numero 33, “gli anni di Cristo”, e il numero 25, associato al Natale.

Nel corso dei secoli sono state pubblicate diverse versioni del libro della smorfia napoletana. La forma più comune è quella di una sorta di dizionario contenente immagini e descrizioni legate a un numero specifico. L’abbinamento di simboli, numeri e immagini deriva dalla necessità di rendere le informazioni accessibili anche ad analfabeti e semianalfabeti, che fino a tempi non troppo remoti rappresentavano la maggioranza della popolazione. I contenuti del libro venivano tramandati per lo più verbalmente e la maggior parte dei napoletani li conosceva e li conosce tuttora a memoria.

Cosa significa smorfia?

Benché sia diffusa in tutta Italia in diverse versioni, la smorfia è tipicamente napoletana. Di smorfie nel nostro Paese ce ne sono tante. Nonostante esistano la smorfia siciliana e marchigiana, laziale e romagnola, la più conosciuta resta quella napoletana, una pratica dalla lunga tradizione, con accenni e riferimenti in ogni aspetto della cultura partenopea, dal teatro al cinema, dalla letteratura alla musica. Si pensi, per esempio, a Eduardo De Filippo, a Totò e ai celeberrimi sketch di Massimo Troisi.

Il termine smorfia deriva da Morfeo, il dio del sonno nell’antica Grecia. L’origine della smorfia resta avvolta nel mistero, anche se l’ipotesi più plausibile la fa risalire alla cabala ebraica, nota anche come qabbalah o kabbalah, che in ebraico significa ‘tradizione’. Secondo la cabala ebraica, ogni parola, lettera o segno ha un significato nascosto. La cabala associa a ogni nome un numero e a ogni numero un significato metafisico. Ebbene, la smorfia napoletana è considerata una versione satirica e grottesca della cabala ebraica.

Nel Settecento, re Carlo III di Borbone vietò il gioco del lotto durante il periodo natalizio, favorendo lo sviluppo della tombola, un gioco ancora oggi praticato nelle famiglie napoletane e del Mezzogiorno d’Italia durante le festività natalizie.

Come funziona la smorfia napoletana?

Come accennato, secondo la smorfia napoletana, ogni elemento che caratterizza un sogno, un evento, una persona o un oggetto può essere tradotto in uno o più numeri, attraverso un’operazione di codifica che prevede combinazioni numeriche differenti a seconda del contesto di riferimento, delle circostanze e delle sfumature.

Ne consegue che, a Napoli e dintorni, i numeri del lotto non vengono scelti a caso o in base all’intuizione personale, ma sulla base di un’interpretazione dettagliata di sogni ed eventi, che vengono associati a una precisa simbologia. Abbinare fatti ed esperienze oniriche a numeri e sequenze numeriche è stato ed è tuttora un’abitudine radicata ed estremamente diffusa tra i giocatori del lotto e, in generale, gli appassionati di gioco d’azzardo.

A rendere il sistema piuttosto complesso è, nella maggior parte dei casi, l’assenza di un’esatta corrispondenza matematica tra simboli e numeri. In pratica, tutto dipende dal contesto e dal significato attribuito ai simboli, che spesso vengono interpretati in modo metaforico o metonimico. Nel corso degli anni, numerosi libri sull’argomento hanno aiutato le persone in queste interpretazioni. Un elenco completo dei simboli con il numero associato, la corrispondente parola in dialetto napoletano e alcune possibili interpretazioni sono riportati in questo blog, che offre una guida approfondita sulla smorfia napoletana e il significato dei numeri da 1 a 90.

Esempi di traduzione di eventi in numeri vincenti del lotto

Il principio su cui si fonda la smorfia napoletana è che ogni sogno o evento abbia un significato che può essere interpretato e tradotto in numeri e combinazioni numeriche. 

Facciamo degli esempi pratici. Supponiamo di sognare un serpente. Ebbene, generalmente la smorfia napoletana associa il serpente a un simbolo fallico, ma a seconda dell’azione compiuta dal rettile squamato, si possono ricavare combinazioni numeriche differenti. Per esempio, se si sogna un serpente che striscia, il numero da giocare al lotto è il 69. Se si sogna di calpestarlo o di udirne il sibilo, vanno giocati rispettivamente i numeri 1 e 10. 

E ancora, supponiamo di venire a sapere di qualcuno che, ipotizziamo, sia tragicamente precipitato da una finestra o sia stato ferito con un coltello. Si annotano rispettivamente il numero 56, relativo alla caduta, e il numero 41, relativo al coltello, e probabilmente si aggiunge anche il numero 18, che indica abbondanti perdite ematiche. Spesso si aggiungono anche l’età della persona coinvolta e il giorno in cui è avvenuto l’evento per formare un terno. Ogni circostanza o dettaglio legato all’evento, come un bambino che piagnucola o un cane che abbaia, viene altresì preso in considerazione. 

Giocare equivale al numero 79. Tuttavia, il numero cambia in base all’oggetto del gioco. Per esempio, se si gioca al lotto, il numero corrispondente è 33; se si gioca a calcio, il numero è 50. Se si gioca a carte, a scacchi o ai cavalli, i numeri su cui puntare sono rispettivamente 17, 22 e 81. 

Lo stesso discorso vale per l’azione di cibarsi. Se si mangia con le mani, il numero da giocare al lotto è 72. Se si mangia a sazietà, il numero corrispondente è 3. Se si consumano verdure, frutta, pesce o dolciumi, si giocano rispettivamente il 40, il 19, il 63 e il 56. Infine, il numero associato a un’abbuffata è il 74.