Ironia musicale – Chi ha mai detto che gli artisti musicali devono essere sempre seri?
L’ironia e la comicità, nella musica, sono strumenti incredibili per trasmettere messaggi, e non in molti sono in grado di gestirli in modo egregio. Si ha infatti la falsa assunzione che un vero artista debba essere morigerato nella sua arte per essere ritenuto importante o influente. I seguenti 3 artisti tuttavia dimostreranno come si può essere rilevanti pur essendo ricchi di una certa ironia musicale.
Frank Zappa
Musicista rock italo-americano, è considerato ad oggi uno dei mostri sacri del genere. Esordendo negli anni ’60 con uno stile più da freak, ha saputo nei vent’anni successivi sperimentare e reinventarsi infinite volte, sia musicalmente che per i testi, quasi sempre pregni di elementi comici/surreali (spesso volutamente di cattivo gusto). In altre parole, ha saputo brillantemente unire testi sarcastici, ma intelligenti con composizioni in certi casi talmente tecniche e complesse che sono oggigiorno oggetto di studio da parte di alcuni conservatori, il tutto in una discografia dalle dimensioni alquanto invidiabili, e incredibilmente influente.
Elio & Le Storie Tese
Se gli USA possono fregiarsi di Zappa, l’Italia può sempre farsi vanto di alcuni dei numerosi emuli e studenti, ovvero i nostrani Elii. Elio e la sua band sono tutti musicisti con un bagaglio musicale mostruoso, sia per cultura che per tecniche da conservatorio. Se l’artista precedente ha avuto i suoi momenti seri, i suoi pupilli italiani hanno esacerbato notevolmente il suo concetto di ironia musicale, con una discografia in pratica totalmente basata su testi volutamente ridicoli e una parte musicale incredibilmente tecnica e curata in modo maniacale. Gli Elii sono considerati quindi alcuni degli artisti più importanti e popolari della storia della musica contemporanea italiana.
Bello Figo
Paul Yeboah, classe 1992, in arte Bello Figo (ex Gucci Boy), è un “rapper” italiano di origini ghanesi. Fin da piccolo nutre una passione spasmodica per il rap e hip-hop americano, e per il mondo di internet. Dotato di una forte ironia musicale decide di emulare, pur a modo suo, i suoi eroi d’oltreoceano, pubblicando vere e proprie parodie dissacranti delle loro hit, ricche di nonsense, irriverenti e politically incorrect, con titoli fin da subito espliciti. Fin dai primi anni 2010, pubblicando costantemente quelle che nel web sono considerate hit in tutti i sensi, è riuscito a diventare una figura cult, raggiungendo a inizio 2017 le oltre 60 milioni di visual sul suo canale Youtube. Aldilà di alcune recenti digressioni politiche (e derivate critiche), Figo ha raggiunto abbastanza notorietà da permettersi un mini tour tutt’ora in progresso, oltretutto popolarizzando un genere relativamente di nicchia in Italia, la trap.