“Tutto è compiuto il regno inizia. Come i nuovi cieli e la nuova terra che sto per fare dureranno per sempre”.
Questo è quanto riporta la scritta presente nel prospetto sud-est dell’edificio che l’eremita di Capo Gallo, promontorio dell’area nord-occidentale di Palermo, ha ristrutturato e decorato con le proprie mani.
Si fa chiamare Isravele che, letto al contrario, significa elevarsi.
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Circa 18 anni fa abbandona la famiglia e il mestiere di muratore per ritirarsi nella solitudine della riserva naturale di Monte Gallo, rendendo la vecchia torre di avvistamento la sua nuova casa.
Così nasce una vera e propria opera architettonico-decorativa che ha reso la struttura, un perfetto connubio di decorazioni che richiamano l’arte araba e la simbologia religiosa.
Ha realizzato una vera a propria ristrutturazione interna del fabbricato, prima di creare le decorazioni caratterizzate dall’uso della tecnica a mosaico.
Così Isravele diventa progettista ed esecutore del recupero e del riuso di un’opera architettonica altrimenti destinata al totale disfacimento.
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