Moreno Ratti è un giovane designer che ha visto nel suo lavoro uno spazio libero dove poter sperimentare e fare ricerca, uno spazio dove si possono vedere le cose che già esistono in modo diverso, dedicando il suo studio a un materiale principe, il marmo, e all’ottimizzazione della sua lavorazione.
Nato a Carrara nel 1982, “Dopo gli studi di Architettura, ho capito che l’Architettura è un’arte piena di compromessi e non faceva per me”. La scelta verso il design viene accompagnata dall’esperienza formante della condivisione del proprio lavoro con Paolo Ulian, con cui attualmente collabora.
Paolo nasce nel 1961 e si diploma in industrial design nel 1990 portando come tesi il progetto di un paravento in cartone con cui si avvale della vittoria per il premio “Design for Europe in Belgio”. Personaggio dotato di una solida personalità, ha come cardine della sua filosofia la motivazione: senza questa non esisterebbe il progetto, un processo che ha il compito di dar vita all’invenzione.
Grazie alla collaborazione con Paolo, Moreno matura il suo lavoro e il suo pensiero trovando la propria strada e comprendendo a fondo il suo intimo legame con la materia e con il progetto ad essa legato. L’elemento di Moreno è il marmo. Il progetto, invece, “Nasce dal confronto, e l’ispirazione viene dal quotidiano e nel mio quotidiano il marmo è un elemento
presente”.
Il marmo, passando dalla realizzazione dei templi greci, arrivando ai suoi antipodi fino ad oggi per essere protagonista del design pulito e minimale, rimane un materiale unico, sempre innovativo, sempre nuovo, applicabile in contesti totalmente differenti, che spaziano dalla realtà urbana alla cucina. Per Moreno questo è “Un elemento unico e irripetibie, capace di resistere alle mode e di affascinare persone e progettisti”.
Carattere forte della filosofia di Moreno Ratti è la facilità di realizzazione delle sue opere attraverso passaggi intelligenti, pensando soprattutto alla riduzione dello spreco di materiale al minimo possibile, come ad esempio Onda. “Nel mio quotidiano, sono in contatto con realtà che considerano il marmo solo come merce di scambio alla tonnellata. Onda (2013), è il primo oggetto che ho realizzato insieme a Paolo Ulian, e la ricerca è partita proprio da lì, l’ottimizzazione del materiale, non sottovalutando l’aspetto estetico, cercando se possibile di rendere leggero un elemento che per sua natura è pesante”.
Un altro progetto emblematico della scelta sull’uso dei materiali di Moreno è 40×40, nata dopo aver sviluppato con Ulian il progetto della lampada piùOmeno: a partire da questo progetto è iniziata una riflessione sulle numerose possibilità di trasformare una Marmetta 40×40 attraverso le nuove tecnologie. Uno degli esiti di questa sperimentazione è stata Quadrondo, un orologio la cui forma finale può essere scelta del suo proprietario, attraverso la sottrazione di pezzi predisposti allo staccamento. Affine a questa idea di base, è stato l’affascinante progetto di Introverso, un’idea che si ispira alla poetica del non finito e che affida al futuro fruitore la scelta della sua modifica definitiva. “Introverso e Quadrondo, sono due ricerche che Paolo Ulian aveva già percorso negli anni passati, e in particolare Introverso1, prende spunto dai metodi di lavorazione di un tempo la sbozzatura. Introverso2 è una variante che cerca di evidenziare il passaggio, grazie alla complicità del gesto”.
Esperienza significativa e sempre legata alla figura di Paolo Ulian è stata la partecipazione di Moreno all’Expo Solid Senses, tenutasi dall’8 al 13 Apile scorso a Milano. Qui ha avuto il piacere di collaborare con Stefano Boeri, Stefano Giovannoni, Alessandro Mendini, realizzando una serie di opere, oggetti originali di arredo e di valore in serie limitata, che sviluppandosi dal marmo, hanno subìto un cambio di forma e di funzione, mettendo in relazione la tradizione e l’innovazione. Le potenzialità espressive e funzionali del marmo sono state sperimentate, conferendo a questo antico materiale un nuovo codice contemporaneo.
Sicuramente la scelta di seguire una filosofia e dei princìpi definiti ha costituito tanto un valore quanto una difficoltà per Moreno: quelle maggiori sono emerse nel cercare Aziende e Maestranze che credano in te e sviluppino le tue idee. Ma nonostante questo resta la convinzione che per l’italia sia fondamentale la valorizzazione della figura dell’ARTIGIANO.
Qual è il consiglio di Moreno per chi, come lui, ha deciso di investire la propria vita nella creatività?
“Non sono nella posizione di dare consigli, ma il confronto con le persone e la valorizzazione degli elementi che ci circondano, credo siano fondamentali”.
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Moreno Ratti is a young designer who has interpreted his work as a free space of experimentation and research; a place where you can look at existing things in a different way. He has devoted his time to a unique material: the marble, trying to value it.
He was born in Carrara in 1982, “After my Architecture studies, I’ve understood that this one was an art plenty of compromises and it didn’t suit me.” The choice of design is also due to the experience with Paolo Ulian, with whom he’s now working.
Paolo was born in 1961 and graduated in industrial design in 1990 presenting a cardboard shield with which he won the prize “Design for Europe in Belgium”.
He has a strong personality and at the basis of its philosophy there stands the motivation: without motivation the project wouldn’t exist, it’s a process that has to give life to invention. Thanks to the collaboration with Paolo, Moreno has developed his work and his way of thinking finding its own way and understanding his deep relationship with the material and with the project connected to it. Moreno’s element is marble. On the other hand, the project “has origin from comparison, and inspiration comes from everyday life and in my everyday life, marble is a concrete element.
Starting from Greek temples arriving to its antipodes up today, where it is the protagonist of a minimalist design, marble is an always unique, innovative, new material, which can be used in completely different contexts such as kitchen or urban environment. According to Moreno, marble is “a distinct, unique element, which can last independently from trends and which can attract people and designers”. Moreno Ratti can easily realise it works through smart moves, thinking particularly about the reduction of material waste, as for Onda, for example. “In my life, I’m in contact with people who consider marble just a commodity at wholesale. Onda (2013) is the first object I’ve made with Paolo Ulian and the research has started from the optimization of the material, without undervaluing its appearance and trying to make light a heavy element.” Another emblematic project concerns Moreno’s choice of materials, which is a 40×40 cm marble block. This idea was born after having developed the piuOmeno lamplight project, along with Ulian: thanks to this, we have started thinking about the possibility to make a 40×40 marble block in many different ways through new technologies. One of the results of this experimentation is Quadromondo, a clock with the final shape to be chosen by the owner, through the removal of apposite pieces. A similar idea is that of Introverso, which takes inspiration from the “unfinished” philosophy and it gives to the future user the possibility of its final modification.
“Introverso e Quadrondo are two projects carried out by Paolo Ulian in the past. In particular, Introverso1 takes inspiration from ancient methods such as the roughing. Introverso2 is a variant which tries to underline the importance of the complicity of the action in the realization process.”
Another significant experience for Paolo Ulian, has been the participation of Moreno to Solid Senses, an exposition which was held in Milan last year from the 8th to the 13th of April. There, he had the possibility to collaborate with Stefano Boeri, Stefano Giovannoni, Alessandro Mendini, making a series of original and valuable décor elements in limited edition. Developing from marble, they rapidly changed in shape and in function, linking tradition and innovation. Marble’s functional and expressive potentials were experimented, giving to this ancient material a new contemporary value.
Without any doubts, the choice to follow a specific philosophy and certain principles has represented both a value and a difficulty for Moreno: the most evident ones have emerged in looking for Enterprises and Workers who trust you and develop your ideas. Nonetheless, there is the firm belief that in Italy it is fundamental to enhance the role of the ARTISAN.
What does Moreno suggest to those like him who have decided to invest their lives in creativity? “I’m not in the right position to give advice, but I believe confrontation with other people and valorisation of the elements that surround us are fundamental.”
Traduzione a cura di Eleonora Boni