Lavinia Cernau lavora con la luce, il colore e la narrazione. Le sue fotografie raccontano storie frammentate e calde, come il sole d’estate.
Lavinia Cernau è una giovane fotografa rumena, che si occupa principalmente di viaggi, moda e lifestyle. Tuttavia, le sue immagini non sono solo patinate, ma famigliari e vagamente retrò. La grana e la saturazione ricordano delle cartoline trovate nel baule della nonna in soffitta: pezzi di vita vera, vissuti con il vento tra i capelli.
L’oro e l’ambra
Il feed di Instagram e la homepage del sito di Lavinia Cernau mostrano il mare, il sole, paesaggi mediterranei costieri. Visioni a volte vertiginose, a volte offuscate, come appaiono le forme sotto il sole d’estate.
Elemento comune a tutta la costruzione immaginifica dell’artista è la luce: dorata, avvolgente, diffusa.
Il tramonto e l’alba, l’oro, l’ambra, il quarzo, il topazio e il blu cristallino del mare: la palette di Lavinia è un gioiello.
Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau
“Nostalgica libertà”, così viene definita la prospettiva visiva della fotografa. I paesaggi e i personaggi immortalati nelle sue immagini, infatti, non hanno fretta. Si godono e rincorrono la luce. Il momento giusto, poi vien da sé. Può non essere un frame perfetto, sbilenco, fuori fuoco, con qualcuno di passaggio, ma poco importa: anche questa è l’essenza di un luogo.
Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau
Tradurre il respiro
Dalla Transilvania, dove è cresciuta e vive, alle acque della Puglia, della Spagna, della Grecia, i racconti immortalati dalla sua pellicola sono intensi e intimi. L’artista si lascia trasportare e ispirare dalla cultura locale, dalla gente e dalla natura “capace di liberare i pensieri”. Una curiosità di conoscenza sincera e mai sazia, che la fotografa ha alimentato nel tempo attraverso lo studio delle lingue e delle loro traduzioni.
Leggendo questo particolare della sua biografia mi è venuto in mente un passo di una conferenza dal titolo “Tradurre come rinascere” del Prof. Nicola Gardini, che sul momento non ho capito a pieno, ma che grazie alle immagini di questa giovane fotografa ha acquisito un senso pieno:
“Tradurre è individuare il respiro – di un’altra lingua – e farlo entrare in te”.
Lavinia Cernau racconta la malinconia del presente, di quegli attimi vissuti pienamente, nella bellezza e nella luce. La tenera malinconia di un tramonto d’estate.
Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau Lavinia Cernau, credits Lavinia Cernau
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