Milano al gusto di Champagne shower, con mille addetti ai lavori che corrono da una parte all’altra della città. Nessuna sosta, non il tempo di un caffè. Uno sguardo all’orologio e tutto ha inizio.
C’è tanta attesa e tanto clamore ad ogni sfilata. Suoni diversi, clacson e scatti di macchinette contornano la scena. Una scena che va oltre alle sfilate.
In effetti la moda, non si fa solamente all’interno dei palazzi in cui avvengono i fashion show, ma viene creata da tutte le persone che costituiscono i veri partecipanti a questa settimana. A dire il vero l’evento sono loro : gli addetti ai lavori che sopraggiungono alle sfilate.
Il fascino industriale di Milano viene assorbito quasi completamente da questa ondata di glamour, dopo l’assaggio del Pitti uomo, è la stessa capitale della moda ad aprire le sue porte a quella che costituisce la terza fashion week dedicata all’uomo, dopo Londra e Firenze.
Fuori dai fashion show della Milano Fashion Week animano le strade i massimi esponenti dell’eleganza maschile. Avvolti in cappotti sartoriali, ampi pantaloni sborsanti, blazer doppiopetto, sdrammatizzati grazie ad accessori utilitaristici, accenti di colore e pezzi sportivi. Quest’anno il must è il pantalone corto con l’utilizzo di boots che ricorda molto lo stile trekker.
La regola è che Nessun dettaglio deve essere lasciato al caso
Il messaggio è chiaro: l’uomo deve essere avventuriero ma allo stesso tempo elegante. Deve saper caricare di una storia ciò che indossa.
Le strade della capitale della moda italiana dettano le tendenze che verranno, rappresentando in una chiave personale tutto ciò che di bello c’è nell’uomo o anche nella donna. Lo street style fuori dalle sfilate vede protagoniste anche le donne che sfruttano questa occasione per sfoggiare look ispirati al guardaroba maschile.
Ecco una raccolta di scatti prodotta da Andrea Menin che vi faranno entrare nel vivo di questa fashion week!