Milano Fashion Week AW18 – La celebrazione del fashion in un coinvolgimento globale, nella capitale della moda italiana nel mondo. Spiccano accostamenti inediti e una nuova visione dello sporty, libero da ogni preconcetto.
Tra cyborg, marziani, donne senza tempo, riflessioni più che mai attuali si chiude la Milano Fashion Week AW18. Non senza aver lasciato a che pensare per gli appassionati. Quest’anno ri-scopriamo nuovi codici e parliamo una nuova lingua, sempre più libera ed espressiva rispetto al passato.
Parizio Gentile si è avventurato nei meandri delle sfilate, dei back e per le vie della città, proponendo una selezione significativa del clima e delle visioni della Milano fashion Week AW18. Un clima decisamente fresco, divertente e di ispirazione.
Milano Fashion Week AW18 – Football Punk
Lo sporty torna in passerella, più che mai libero dagli stereotipi. Sperimentazione, femminilità, accostamenti inaspettati, onirici come per Gucci, punk e rock’n roll per Versace. Se Alessandro Michele mantiene il suo percorso immaginifico e brillante, a tratti gipsy e surreale, come suo codice comunicativo di quest’anno, Donatella Versace esprime un messaggio ben preciso con le proposte di quest’anno. Il ricordo di Gianni Versace con Le Top Model che hanno segnato un’epoca ripone in auge le celebri stampe della casa, fino alla sfilato di Milano. Qui troviamo però una nuova generazione di modelle, come in un passaggio di testimone, che avviene anche negli abiti, che esplodono con nuovi accostamenti affascinanti, osano e si fanno sempre più accattivanti. Un passepartout Versace come non lo abbiamo mai visto, football-punk-rock di grande personalità.
Milano Fashion Week AW18 – Football Sparkling
Tra le tante declinazioni dello sporty, dai tessuti high-tech, ai tagli minimal e sublimi di Marni, a colpire -e centrare nel segno- in questa Milano Fashion Week sono i brand Made in Italy, giovani, freschi e sempre più accattivanti. Su tutti spicca Ultràchic, con il direttore creativo Diego Dossola: un brand ironico, dalla forte identità, anche qui connotato da un animo rock e decisamente molto, molto, Ultràchic. Un brand che inaugura il primo store proprio a Milano nel 2015 e che punta sulla qualità, assicurata dalla componente handmade garantita da Stefano Dossola. Accostamenti, stravolgimenti eseguito con sensibilità, accuratezza nel dettaglio e una qualità alta, toccata da noi stessi con mano nel backstage. Complimenti!