Il prossimo 10 ottobre a Palermo, presso la Fondazione Società Siciliana per la Storia Patria, l’Associazione Civita presenta il suo undicesimo Rapporto, dal titolo Millennials e Cultura nell’era digitale.
Consumi e progettualità culturale tra presente e futuro, volto a contribuire alla conoscenza delle giovani generazioni per favorire un rapporto attivo tra Millennials e Cultura, migliorando così la loro vita e costruendo una società più attiva e consapevole.
L’evento di presentazione segue il lancio nazionale del Rapporto svoltosi a Roma lo scorso 4 aprile.
L’incontro si aprirà con una prima sessione dedicata alla ricerca di Civita e che vedrà gli interventi di alcuni membri della stessa associazione.
Seguiranno altre due sessioni: la prima dal titolo Progettualità culturale fra innovazione e creatività che vedrà tra gli interventi di scrittori, artisti e galleristi, quello di Nicola Brucoli, Ideatore e curatore del premio “Giovani Creativi” e la seconda dal titolo Millennials sotto la lente.
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I giovani nati fra la metà degli anni Ottanta e i primi del Duemila – appartenenti alle categorie dei cosiddetti Millennials e dei Centennials – rappresentano una risorsa-chiave per il futuro del nostro Paese, sia sotto il profilo della fruizione culturale che della produzione creativa. Sebbene oggi si parli spesso di “Generazioni Y e Z” o “nativi digitali”, le loro caratteristiche in termini di abitudini e stili di vita sono, di fatto, sconosciute ai decisori pubblici – al contrario di quanto avviene per le imprese che considerano i giovani target di mercato centrali e oggetto di mirate campagne di marketing – limitando, così, l’efficacia delle politiche a loro destinate ed escludendoli da una significativa quota di offerta culturale e artistica.
Chi sono questi giovani? Quali valori dominano la loro esistenza? Qual è il ruolo della Cultura nella loro vita?
Questi alcuni degli interrogativi che l’Associazione Civita si è posta e a cui il volume risponde offrendo un’analisi approfondita sul mondo giovanile da cui emergono gusti, aspirazioni, attitudini di consumo culturale, propensione alla produzione creativa ed ambiti di criticità: un bagaglio informativo mirato, utile agli operatori culturali e, più in generale, alle agenzie formative per ottimizzare le strategie di audience development a favore dei giovani, rendendole inclusive e massimizzandone gli impatti. Le giovani generazioni, oggi utenti potenziali, rappresentano, in realtà, il grande bacino dei consumatori e produttori di Cultura di domani.
Al centro del Rapporto “Millennials e Cultura”, la ricerca condotta dal Centro Studi “Gianfranco Imperatori” dell’Associazione Civita, in collaborazione con Baba Consulting, finalizzata a rilevare le modalità con cui le generazioni Y (18-32) e Z (15-17), in Italia, si rapportano con la Cultura oltre che a delinearne un quadro di autorappresentazione attraverso valori, aspettative ed interessi.
Sulla base di specifiche caratteristiche distintive emergono quattro gruppi (cluster) per i quali la Cultura ha diverse accezioni: di stampo conservativo-tradizionalista (“Custodi”), come esplorazione di proposte originali (“Artefici”), risorsa per la propria affermazione sociale e potenziale leva di crescita (“Cercatori”), complesso di conoscenze aperto e dinamico in equilibrio fra tradizione e sperimentazione innovativa (“Funamboli”).
Ripensare e rendere coinvolgente l’esperienza culturale dei suddetti target risulta, quindi, fondamentale ed è per questo che l’indagine si chiude sul “che fare”, presentando spunti e proposte per avvicinare e far interagire in misura maggiore Millennials e Cultura.