L’opera diventa respiro che si allarga di lettura in lettura. Miscellanea è una esposizione sui generis che si compone di sette capitoli ed è frutto di alcune riflessioni sulla modalità di fruizione di una mostra e sui suoi attori principali.
Succede talvolta che la galleria sia visitata da persone frettolose, all’uscita delle quali giungono alle mie orecchie le silenziose e animate proteste delle opere che rivendicano una giusta attenzione. Anche lo spazio si sente in qualche modo violato da queste fugaci presenze distratte.
Al pubblico di Miscellanea si chiede dunque attenzione e tempo. Al centro della galleria sono presenti tre sedie, ciascuna orientata verso una parete differente che ospita un’unica opera. Il visitatore è invitato a sedere comodamente, a prendere il tempo necessario per dialogare con il lavoro che trova di fronte.
All’opera si chiede di sostenere la prepotenza di una parete vuota di cui lei sarà unica e solitaria protagonista, e di avere il potere della suggestione.
Al gallerista, si chiede di avere la medesima attenzione e cura del suo pubblico; mentre al curatore, si chiede ogni settimana una nuova mostra, in una sorta di performance dell’allestimento.
Agli artisti, grazie ai quali tutto questo può prendere vita, si chiede di lasciarsi coinvolgere in un esercizio in continuo divenire.
Da martedì 14 maggio fino al 28 giugno sarà possibile visitare la mostra a Roma presso la galleria MAC – Maja Arte Contemporanea. Data la tipologia di esposizione proposta, i nomi delle opere non verranno svelati prima dell’inaugurazione.