Scattare ritratti durante la quarantena: per Francesco Boi nuovi limiti significa nuove soluzioni.
“No Portraits nasce come risposta alle restrizioni attuate dai governi mondiali per la pandemia Covid-19. Ispirato da lavori come “Metropolis” di Jon Gorospe, la mia intenzione era quella di portare all’estremo il concetto di webcam photography che dilagava, spersonalizzando però l’autore e la sua visione a favore del riutilizzo di immagini già scattate (attuando quindi un piano di ecologia fotografica) e sostituendo la webcam intima e privata del proprio pc con quella più collettiva, fredda e automatica della google car.
Inconsciamente volevo estremizzare il mezzo e la visione per esorcizzare una mia difficoltà, quella di ritrarre, di avvicinarmi al soggetto senza sentirmi un intruso.
Utilizzando una fotocamera guidata dagli automatismi più che dalle mie azioni potevo stringere sempre di più verso le persone, i loro sguardi, le espressioni. Ritraendo qualcuno che era già stato fotografato era come se stessi estraendo un campione, un processo simile a quello del sampling musicale. I miei non ritratti in un certo senso nascono dal bisogno di ritrarre.”
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