Oceangaze: Prendete l’oceano. Una sdraio, la spiaggia in un tramonto di fine estate, con la brezza soffusa e le onde che si infrangono sugli scogli. Questo è Oceangaze.
Il progetto di Matthew HPL Ford, aka Mattia Audi, racchiude tutti questi elementi e li trasforma in musica. Ragazzo italo canadese, appassionato dello shoegaze e dream pop dei My Bloody Valentine e Slowdive, ma anche di complessi più noti come i Cure e gli Smiths, e della musica ambient di Brian Eno, ha recentemente abbracciato i nuovi generi elettronici nati nel web, come la chillwave o la vaporwave. Miscelando i contributi tratti da questi generi, e aggiungendoci registrazioni di onde marine, ha dato vita a quella che lui definisce “Oceangaze”, una vera e propria esperienza onirica.
In particolare il suo EP autoprodotto Let The Oceans Come, sotto lo pseudonimo Neutral.Solitude, esemplifica appieno il concetto di Oceangaze: tastiere suadenti vengono accompagnati da tocchi occasionali ed eterei di chitarra, il tutto associato a beat semplici e minimali e ovviamente le onde dell’oceano, che producono un’atmosfera letteralmente sognante e malinconica.
I vari progetti di Matthew, che spaziano anche in altri generi, non hanno ancora tuttavia ottenuto grandi attenzioni da parte del web. In ogni caso, grazie soprattutto alla qualità e all’originalità del lavoro in questione, ci sono tutte le possibilità che questo ragazzo vada lontano.
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[divider]ENGLISH VERSION[/divider]
Oceangaze: it feels like the ocean. A lounger, the beach in a late summer sunset, a soft breeze and the waves crashing on the rocks. This is Oceangaze.
Matthew HPL Ford’s project (aka Mattia Audi) includes all these elements and turns them into music. The Italian-Canadian boy is keen on shoegaze, My Bloody Valentine’s dream pop and Slowdive, but also on more known band as the Cure and the Smiths, and Brian Eno’s ambient music. He has recently embraced new electronic genres born in the web, as chillwave or vaporwave music. Mixing the contributions drawn from these genres and adding the recordings of sea waves, he has created what he calls the “Oceangaze”, a real dream experience.
Especially his self-produced EP Let The Oceans Come, under the pseudonym Neutral.Solitude, fully exemplifies the concept of Oceangaze. Mellow keyboards are accompanied by occasional and ethereal touches of guitar. All is associated to simple and minimal beats and, obviously, to the ocean waves, which produce a literally dreamy and melancholy atmosphere.
Matthew’s various projects, which range in other genres too, have not yet achieved great attention from the web. However, thanks to the quality and originality of his work, he has the chance to really go far.
Traduzione a cura di Daniela De Angelis