Il mondo va avanti, gli anni passano e la tecnologia continua a fare dei passi da gigante. Basti pensare che ad oggi siamo già arrivati ad avere una connessione 5G, che ci permette di navigare ad altissima velocità su internet e di godere, per quanto riguarda il settore del gaming ad esempio, di un’esperienza di gioco ancora migliore rispetto a quella a cui siamo stati abituati negli anni precedenti. Tuttavia, ci sono videogiochi che appartengono al passato che sono destinati a restare indelebili nella nostra memoria, proprio perché, oltre ad aver segnato un’epoca e ad aver dato il via a tutto ciò che poi c’è stato dopo, hanno segnato anche e soprattutto la nostra infanzia. Tra le cose che ormai fanno parte di un passato che non c’è quasi più ci sono i walkman e le audiocassette, ma, come già anticipato, anche quei videogiochi che venivano programmati per console e cabinati.
Il vero e proprio paradosso è che ogni tanto, nonostante lo sviluppo tecnologico faccia comodo a tutti e sia sotto gli occhi di tutti noi, sentiamo la necessità di riaprire qualche cassetto e di ripescare oggetti che utilizzavamo anni ed anni fa. La verità è che tutte le innovazioni di cui disponiamo oggi, come ad esempio la modalità multiplayer, i giochi in streaming o la realtà virtuale, molto spesso non bastano per accantonare definitivamente ciò che tempo fa ci ha portato alla scoperta di questo mondo. Sono in tanti, infatti, a servirsi di emulatori online e di vecchie console per riscoprire titoli del passato. Questo riguarda molto di meno, ad esempio, il settore del gambling, meno condizionato da un lato sentimentale ed emozionale che il gaming invece ci offre. Se pensiamo al motore delle attività ludiche, le slot machine, vediamo che quelle chiamate in causa ad oggi sono quasi solo ed esclusivamente quelle digitali, come ad esempio la slot Book of Egypt o la Book of Ra e molte altre ancora. L’offerta è comunque in rapida evoluzione.
Tornando ai videogiochi del passato, tra quelli più noti e che hanno lasciato maggiormente il segno ricordiamo in particolar modo Sypro, Crash Bandicoot, Pac-Man e Metal Slug. A più di 25 anni dall’uscita ufficiale della PlayStation 1, la Sony ha fatto un regalo a tutti i nostalgici, mettendo in commercio una sorta di remake di quella storica console, che ad oggi sotto questa veste prende il nome di “PS Classic”. Insieme a questa piccola console, inoltre, la software house ha pensato bene di presentare delle versioni nuove di grandi classici come Tekken 3, Jumping Flash e Final Fantasy VII. Nonostante non fossero certamente perfetti dal punto di vista grafico e tecnologico rispetto a quelli odierni, i videogiochi di primissima generazione erano comunque in grado di stimolare la nostra fantasia, la nostra immaginazione e di tenerci incollati di fronte agli schermi.
Tuttavia, anche il semplice fattore legato alla nostalgia fa il suo effetto. Come già detto, pensare al fatto che questi titoli appartengano ad un passato che non ritornerà più ci rende vogliosi di tornare, perlomeno con la mente, indietro nel tempo. In questo senso, anche le software house con queste versioni modernizzate hanno comunque dimostrato di non voler dimenticare le proprie radici.