Supernino, all’anagrafe Davide Sgro, si avvicina alla musica da giovanissimo, all’età di 13 anni. Intraprende infatti gli studi presso il conservatorio di Torino, focalizzandosi su pianoforte e composizione.
Il suo pseudonimo nasce insieme al primo singolo da solista “Telodirò”, trampolino di lancio per successive produzioni che lo portano a firmare pochi anni dopo un contratto discografico con Sony Music.
Ascoltando Supercinema di Supernino…
Mentre passeggiavo per un centro commerciale era passata una canzone alla radio, si chiamava Buco di un certo Supernino. Mi sono chiesta: sono davvero un buco? Siamo degli orifizi ambulanti? Non riuscivo a dormire, dovevo riascoltarla. Alle 3 di notte facevo analisi del testo su un artista che sembrava essere il tipico trapper italiano. “Nasce un mondo quando apri le gambe, un universo se togli le mutande”, un chiaro riferimento all’origin du monde, che tipo di cultura! Volevo saperne di più, volevo sentire di più: vai con il prossimo pezzo: Manchi TV! Non potevo credere alle mie orecchie “In tv una pornostar, cambio canale”, il romanticismo mi pervade, quanti altri come lui? Decido di skippare, il mio cuore non può reggere. Parte la prossima ed ultima traccia: Sitcom. “Facciamo tutto quello che dice il regista…facciamo gli impiegati e non l’artista.” Ad un tratto mi pento di averlo giudicato male, di essermi basata su preconcetti. Purtroppo era vero, fingiamo e dissimuliamo per rendere la nostra apparenza conforme alla società, lo aveva dimostrato brillantemente con una frase “Voglio sapere come sarebbe il mondo senza, maschere alla calendula e filtri bellezza.” Quante volte ero caduta in quel tranello, tutto per raggiungere lo standard giusto per loro. Io voglio essere l’unica regista delle mie azioni, ho deciso, voglio fare come Supernino!