Che siano lost in google o ingenuamente gay, i ragazzi di The Jackal sono diventati in pochi anni un fenomeno del web. Autori di video divertenti e di serie innovative e interattive, dimostrano che la creatività e la sperimentazione in rete possano legarsi ad una qualità del prodotto sempre più alta.
La loro esperienza, partita nel 2005 in provincia di Napoli, non accenna a fermarsi e anzi continua a ricevere apprezzamenti e successi, come i numerosi premi al Roma Web Fest.
Abbiamo scambiato due chiacchiere con gli “Sciacalli”, per scoprire più da vicino il mondo dei The Jackal.
Ciao “Sciacalli”! Parlateci un po’ di voi. Quando avete deciso di sbarcare su YouTube e a chi vi siete ispirati?
Siamo cresciuti con una dieta di Die Hard, Terminator, Robocop, e poi crescendo abbiamo apprezzato maestri come Kubrick, Pollack, Tarantino, Scorsese, De Palma, Coppola (anche Sofia ci piace). Abbiamo iniziato a girare corti molto tempo prima che esistesse Youtube, ispirandoci alle nostre storie preferite. Appena è stato possibile caricarli in un canale tutto nostro non abbiamo perso tempo e abbiamo creato ufficialmente la The Jackal.
In “Lost in google” avete raccontato il mondo del web, vivendolo in prima persona. Facebook, Twitter, Wikipedia, YouTube: pensate che l’uomo moderno dipenda troppo da questi supporti tecnologici?
Assolutamente si. Noi stessi dipendiamo dai nostri dispositivi. Forse è per questo che siamo riusciti a raccontare così bene i social network in Lost In Google.
Hanno partecipato a “Lost in google” molti personaggi noti, da Caparazza a Roberto Giacobbo, passando per Maccio Capatonda e Patrizio Rispo. Com’è stato lavorare con loro?
Esaltante! È bello lavorare con persone come Caparezza e Maccio, che parlano la nostra stessa lingua. Invece Giacobbo e Patrizio Rispo sono stati la dimostrazione che si può gettare un ponte tra due generazioni diverse e realizzare insieme dei progetti di successo.
Parliamo di “Gay Ingenui”. Una parodia davvero divertente, che è piaciuta persino a Simona Ventura! Com’è nata l’idea?
Eravamo a Milano per lavoro. A fine giornata eravamo sfiniti. “Devo farmi una doccia“, ha detto uno sciacallo. “Anche io. Facciamola insieme, così risparmiamo tempo” ha risposto un altro. È così che è nato Gay Ingenui, da una storia ingenuamente vera.
“Lost in google”, “Gay ingenui”, “The Washer”, “Io sono molto leggenda” e molti altri. A quale progetto siete più affezionati? E qual è stato più difficile portare a termine?
È come scegliere quale tra i tuoi figli preferisci! Comunque noi siamo molto affezionati ai corti, quelli come The Washer, che ci danno la possibilità di organizzare dei veri set, con una troupe completa. Sono questi i video in cui possiamo realizzarci di più, sia a livello di scrittura che di regia ed effettistica. Ultimamente abbiamo girato il seguito di The Washer, The Parker (che sarà pronto orientativamente per Novembre), e ci siamo divertiti un sacco, non vediamo l’ora di lanciarlo.
Vi immaginiamo prendere un caffè con quelli di “The Pills”, guardare Napoli – Roma con Claudio Di Biagio o fare qualche scherzo telefonico con Frank Matano. Ci raccontate com’è il mondo delle “web stars” e che rapporti avete con gli altri “youtubers”.
Sono tutti ragazzi in gamba, Frank è praticamente nostro fratello. Ci piace tantissimo scambiarci idee e cercare nuovi progetti in cui possiamo collaborare. Ad esempio Matteo Bruno (alias Cane Secco) ha partecipato alla realizzazione di The Parker, il nostro nuovo corto, come direttore della fotografia, dando prova di essere un grande professionista oltre che uno youtuber di successo.
Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom di “youtubers”. Ognuno cerca il suo spazio e, non trovandolo nei canali “tradizionali”, cerca di sbarcare il lunario attraverso la rete. Quali sono i vantaggi e quali i limiti di intraprendere questa strada su YouTube?
Il vantaggio è sicuramente poter creare un proprio spazio, una vetrina, dove esporre il proprio lavoro. Inoltre lavorare su youtube dà la possibilità a chiunque di far parte a un ambiente di youtuber ormai molto consolidato. Il contro sono i guadagni. Chiunque approcci youtube sappia che non deve farlo con l’intenzione di guadagnarci.
A cosa state lavorando al momento e quali sono i vostri progetti futuri?
Ora stiamo preparando il lancio di The Parker (vedi sopra). Oltre a questo abbiamo già in pre produzione tre nuovi video, di cui due soltanto per Natale. Dall’altro lato portiamo avanti anche i nostri lavori più commerciali, quelli che realizziamo come società di videoproduzione per clienti come Pirelli, DeAgostini, R101, Sony.
“The WalkMan” si pone come obiettivo quello di lasciare spazio e visibilità ai giovani emergenti in qualsiasi campo artistico. Cosa vi sentite di suggerire a chi ha deciso o sta decidendo di investire la propria vita nella creatività?
Di ispirarsi a chi ha già iniziato, ma di creare qualcosa che sia veramente suo.
[divider]ENGLISH VERSION[/divider]
Lost in google or naively gay, The Jackal guys have become in few years a web phenomenon. Funny videos and innovative, interactive series maker, prove how creativity and experimentation on the Net can match to a quality of the product always better. Their experience started in Naples in 2005 and it doesn’t seem to be willing to stop. On the contrary, they keep being appreciated and succeeding, as the many prized at the Roma web festival demonstrate.
We had a little talk with two of the “Jackals” to get to know something more about The Jackals’ world.
Hello Jakcals! Let’s talk a little about you! How did you get on Youtube and who did you got inspired by?
We grew up with Die Hard, Terminator, Robocop and learn to appreciate the best such as Kubrick, Pollack, Tarantino, Scorsese, De Palma, Coppola (we also like Sofia). We started making short films even before Youtube came to life, following the example of our favorite stories. As soon as it was possible to upload them to our own channel, we didn’t waste any more time and officially created “The Jackal”.
In “Lost in Google” you tell about the Web world, personally lived by you. Facebook, Twitter, Wikipedia, YouTube: do you think the modern man depends to much on those technologial devices?
Absolutely yes! We ourselves depend on our own devices. This is probably why we were so good at talking about social networks in “Lost in Google”.
Many personalities took part in “Lost in Google”, from Caparezza to Roberto Giacobbo, Maccio Capatonda and Patrizio Rispo. What was it like to be working with them?
Exciting! It was so much fun to work with Caparezza and Maccio but also with Giacoppo and Patrizio Rispo, the demonstration that we can build a bridge to link to different generations and make them realize successful projects together.
Let’s talk about “Naïve Gays”. A very hilarious parody, which even Simona Ventura liked. How did it come to your mind?
We were in Milan for work. At the end of the day we were tired out. “I need a shower” said one of us, “Me too! Let’s have it together, so that we save some time” said the other one. And this is how “Naive Gays” was born, from a naively true story!
“Lost in google”, “Naive Gays”, “The Washer”, “I’m very Legend” and many others. What’s your favorite one? And which one was the most difficult to bring to an end?
It’s pretty much as you have to decide what’s your favorite child! But we are very fond of the short movie, like “The Washer”, that gives us the possibility to organize a real with a whole troupe. That’s where we can realize ourself the most as far as it concerns the writing, the direction and the special effects. Lately we shot the sequel of “The Washer”, “The Parker” (ready by November) and we really had fun doing it. We’re looking forward to lauching it!!
We can imagine you taking a coffee with the ones from “The Pills”, watching Naples-Rome with Claudio di Biagio or making some telephone tricks with Frank Matano. Can you tell us about the “web stars” world and what kind of friendship you have with the other ”youtubers”.
They’re all pretty cool guys, Frank is like our brother. We really enjoy exchanging ideas and setting up new projects together. For example Matteo Bruno (aka Cane secco) took part to the making of “the Parker” as photography director showing what great professional he is, aside from being a successful youtuber.
In the last years there has been a real “boom” of youtubers. Everyone tries to get his own room, but not finding it on traditional channels they try to get by through the Network. What are the advantages and limits to take this route to YouTube?
One of the advantage is having the chance to create your own room, like a window where you can display your work. Also, being part of it means being part of a strong and consolidated world by now. The con cencers the earnings. Who ever approach to Youtube has to know that he/she doesn’t have to do that with the aim of the earnings.
What are you working on right now and what are your future projects?
We’re now organizing the launching of “the Parker”. We also have three new videos in pre-production, two of which are for Christmas! On the other side we keep going on with our much more commercial works like Pirelli, Deagostini, Radio101 and Sony.
“The Walkman” aims to give young emergent people in every artistic range their own room and visibility. What do you feel like suggesting to the ones who decided to spend their life in creativity?
Get inspired by the ones who have already started, and create something really yours!
Traduzione a cura di Mirko Morelli