Tipicamente Aquilani – Tante le eccellenze e i prodotti di qualità delle aree dell’aquilano colpite dal terremoto. Una vetrina di prodotti e mestieri antichi per rilanciare le aree cratere del comprensorio aquilano. Dal pane di Solina allo zafferano dell’Aquila fino ai formaggi di Campotosto arrivando all’arte del tombolo. Tanta passione e amore per far rinascere la propria terra.
Tipicamente Aquilani – A Roma, nella Città dell’Altra Economia, dal 19 al 20 Maggio è stata presentata una kermesse di Produzioni Tipiche Aquilane. Una vetrina per rilanciare le aree cratere del comprensorio acquilano devastate durante il terremoto del 2009. Due giorni interamente dedicati alla scoperta delle bellezze e dei sapori del territorio Abbruzzese. Il meglio dei prodotti tipici, dell’artigianato e dell’ospitalità in una grande mostra mercato a Roma. Prodotti d’eccellenza che raccontano la voglia di rinascita di un territorio che guarda con fiducia al futuro.
Un progetto, cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, promosso dal GAL (Gruppo di Azione Locale) Gran Sasso Velino. Una organizzazione no-profit con sede all’Aquila che coinvolge realtà economiche e amministrative al fine di favorire una crescita integrata dell’area. L’azione interessa prevalentemente le produzioni rurali, il settore agroalimentare ed enogastronomico, l’artigianato e altre tipicità intesi come fattori distintivi per accrescere la competitività delle aree cratere in chiave turistica.
Giornate ricche di eventi, di animazioni per grandi e piccini in cui è stato possibile scoprire e gustare le vere eccellenze del territorio aquilano. A rappresentarli i loro produttori, veri paladini di questa straordinaria area dove la presenza dei parchi naturali la rendono fortemente attrattiva.
Ad arricchire la giornata anche operatori del settore che ci hanno portato alla scoperta della gastronomia e dell’artigianato locale attraverso l’illustrazione di due bellissimi itinerari. Hanno preso la parola il titolare dell’Azienda Agricola La Mascionara, che punta molto sulla biodiversità nella produzione dei suoi prodotti e Gioconda Pellegrini che insegna l’arte del tombolo da più di dieci anni. Un territorio ricco di bellezze storiche e naturalistiche oltre che di altissimo livello eno-gastronomico su cui puntare per la loro rinascita.