Nel corso della pandemia, uno dei settori che hanno ottenuto il maggior ritorno economico è senza ombra di dubbio quello legato ai videogiochi, ma più in generale a tutto l’intrattenimento, casinò online compresi. Una crescita che non ha avuto mezze misure, anche per via del lancio di console di nuove generazioni.
Uno scenario che è accompagnato dall’eterno dibattito tra chi si schiera a favore di una piuttosto che dell’altra console di nuova generazione. Un uso spasmodico da parte di tantissimi utenti, al punto tale che le console diventano quasi parte della famiglia. Un impiego talmente frequente che porta a mangiare davanti alla console e ai videogiochi, oppure a svolgere tante altre attività simili.
Pandemia, igiene e dispositivi tecnologici
Ebbene, uno degli aspetti più strani e curiosi legati a questi dispositivi è proprio legato alla pulizia. Provate a chiudere per un attimo gli occhi e a fare il conto del numero di ore che avete trascorso davanti alla console, piuttosto che davanti allo schermo del pc. Ora riapriteli e provate a pensare quante volte avete pulito tali dispositivi. Per tanti gamer, in realtà, è un problema di cui non si sono nemmeno mai preoccupati.
In tempi di pandemia, in cui l’igiene è diventata una priorità nella vita di tutti i giorni molto più rispetto a prima, è chiaro che diventa molto interessante l’approfondimento pubblicato sul blog L’insider, in cui si cerca di analizzare quanto sporco effettivamente ci sia all’interno di una di queste console, oppure in un pc.
Il portale di Betway ha portato avanti una ricerca approfondendo uno studio su ben dodici dispositivi, tra cui varie console e pc selezionati in modo del tutto casuale: i dati ottenuti circa la quantità effettiva di batteri presenti al loro interno sono stati poi messi a confronto con quelli presenti sul tavolo della cucina piuttosto che su una tavoletta del gabinetto.
La console più sporca? La PlayStation!
I fan di PlayStation d’ora in avanti dovranno fare i conti con un primato che non fa certo onore alla console di Sony. Ovvero, la console di nuova generazione che ha battuto tutti i record di vendite a livello planetario, è in realtà anche quella più sporca. Basti pensare come solamente i computer hanno un quantitativo di batteri più alto all’interno delle varie componenti.
I dati? Nel campione relativo alla PlayStation c’erano ben 72,5 colonie di batteri per ciascun tampone: praticamente un numero più che doppio in confronto a quello riscontrato su una tavoletta del water. Caccia ai “colpevoli”? La responsabilità di tale accumulo di batteri è soprattutto di joystick e pulsanti.
Xbox? Una delle console più pulite
Le console Xbox, dal canto loro, hanno fatto registrare dati molto positivi in termini di igiene, visto che la media di colonie di batteri per tampone scende fino a 62,5. D’altro canto, si tratta sempre di una quantità doppia in confronto alle colonie di batteri presenti sulla tavoletta del WC. Le percentuali maggiori? All’interno dei manici dei controller e sui tasti dei joypad.
I computer? Un ricettacolo di microbi!
A guidare questa particolare classifica, però, non solo le console, quanto piuttosto i computer. in modo particolare, sono le tastiere a comprendere un quantitativo di batteri impressionante, pari a ben 165 per ciascun tampone eseguito, insieme indubbiamente ai mouse, su cui sono state trovate ben 247,5 colonie di batteri per tampone, un dato che somiglia molto a quello che si trova sulla superficie di una cucina. Occhio anche al pulsante di accensione del pc, più sporco rispetto a quello delle console, con ben 115 colonie di batteri per tampone.