Ieri, durante le Blind di The Voice, ha fatto commuovere i telespettatori con la sua versione di Hey Ya! degli OutKast, per poi aggiudicarsi il passaggio alle Battle. Stiamo parlando di Edoardo Esposito, in arte Edo Sparks: il trentunenne romano, che ieri sera ha spiazzato ed entusiasmato i giudici di The Voice, ed in particolare J-Ax, che lo ha arruolato nel suo gruppo, il #TeamLoser 2.0.
Oggi si racconta a The WalkMan.
- Come è stato affrontare il palco di The Voice e sentirsi osservato da milioni di telespettatori?
L’emozione di calcare un palco così importante è davvero fantastica! Se poi ci metti la consapevolezza di essere visto da milioni di telespettatori, da una platea in studio in silenzio, dai giudici davanti a te… assume i contorni di una cosa surreale. È stata un’emozione unica ed è stato davvero fantastico potermi esibire in una cornice del genere.
- Parlaci della blind. Eri emozionato?
La blind è un concentrato di emozioni: sali sul palco col pubblico in silenzio e i giudici sulle sedie, e devi fare l’esibizione per entrambi. Durante la mia esibizione mi guardavo spesso intorno per capire le sensazioni del pubblico; in una di queste occasioni, quando ho riguardato verso i giudici, la sedia di J-Ax si era illuminata e si stava girando verso di me. È stato fantastico, sapere di essere stato apprezzato da un professionista del settore è una grossa soddisfazione, e l’emozione che ho avuto sapendo di aver passato un provino così duro, con delle selezioni davvero spietate, è stata magnifica!
- Su Youtube hai raggiunto un grande successo: i tuoi video contano quasi 4 milioni di visualizzazioni. Cosa ne pensi di questa potentissima forma di comunicazione, in cui ognuno ha la possibilità di esprimere se stesso e di interfacciarsi con il proprio pubblico?
Youtube è una piattaforma che consente a tutti gli utenti non solo di essere spettatori, ma anche creatori di contenuti, e dà la possibilità ad ognuno di esprimere se stesso, anche semplicemente facendosi un video con lo smartphone e caricandolo. E questo è quello che ho fatto io: il mio primo video è nato in un pomeriggio noioso, nel quale ho acceso la webcam e ho registrato una cover; l’audio e il video sono davvero pessimi, ma quello è stato l’inizio della mia avventura come musicista su Youtube e devo ringraziare quel pomeriggio noioso!
La potenza di Youtube sta nel fatto che non c’è alcuna barriera tra i creatori di contenuto e gli spettatori, e questo consente di crearsi un proprio pubblico al quale proporre – nel mio caso – la propria musica. Per questo pubblico cover sul mio canale e, a breve, usciranno dei miei pezzi originali, oltre che su Youtube, anche su iTunes e Spotify.
- I tuoi live non sono un piacere unicamente per l’udito, attraverso la tua musica, ma anche per gli occhi: spesso, infatti, ti segue l’artista Matias Hermo che dipinge mentre canti. Dicci il perché di questa scelta. Come definiresti il tuo rapporto con la musica ed il modo con cui esprimi te stesso attraverso essa?
Faccio dei live show con voce, chitarra acustica e loop station, alternando atmosfere intime a pezzi più movimentati. Uno show in particolare vede la partecipazione del mio amico artista grafico Matias Hermo, che dipinge dal vivo su tavoletta grafica, o su tela, mentre io suono e canto; ci influenziamo a vicenda e il risultato finale è una mescolanza di suoni e immagini diversa ogni sera. Descriverlo a parole è riduttivo, dovreste venire a vederlo!
Il mio rapporto con la musica è fondamentalmente un rapporto d’amicizia. Ho sempre usato la musica per accompagnare i giorni della mia vita fin da quando ero bambino; a un certo punto ho capito che volevo condividere quello che facevo con altre persone, così sono salito sul palco e ho iniziato a suonare dal vivo e a proporre i miei primi pezzi originali. È qualcosa che circonda ogni aspetto delle mie giornate e sono davvero contento di poter condividere questa cosa con altre persone.
- Per finire, dato che The WalkMan si pone come obiettivo quello di lasciare spazio e visibilità ai giovani emergenti, ti chiedo: cosa ti senti di suggerire a chi ha deciso o sta decidendo di investire la propria vita nella creatività ed, in particolare, nel mondo della musica?
Quello che mi sento di consigliare a chi vuole intraprendere una carriera musicale è di essere sempre se stessi, capire la strada che si vuole seguire e percorrerla senza paura: se fai finta di essere chi non sei il pubblico se ne accorgerà e il tuo messaggio non arriverà a destinazione. Meglio togliere le barriere, esporsi… e sperare che vada bene.
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