A distanza di pochi mesi, l’anno nuovo non ha deluso le aspettative. Come prospettato, c’è un crescente fervore nel mondo musicale. In particolare molte novità arrivano dagli esordienti e dagli artisti non ancora affermati. Ecco allora alcune uscite di Marzo 2018!
Il nuovo anno è cominciato carico di promesse per gli amanti della musica. Nel contesto internazionale è stato preannunciato il ritorno sulla scena di artisti di un certo calibro, quali gli Arctic Monkeys, i Franz Ferdinand, David Byrne, gli Interpol, i Prodigy e altri ancora, e molti di loro hanno già mantenuto la loro parola.
Com’è tradizione, il febbraio italiano ha riportato una più ampia attenzione sull’ambito musicale soprattutto col Festival di Sanremo. Ma al di fuori dei grandi nomi e della spettacolarizzazione mediatica, molte novità provengono dal panorama emergente. Vediamo insieme alcune uscite di marzo 2018.
Last Entry in the Ship’s Log – P.
P. è il progetto da solista di Piermaria Chapus, cofondatore e una delle due voci dei MiceCars, formazione storica della scena indipendente italiana (il loro esordio “I’m the Creature”, uscito per Homesleep Records nel 2007, ha vinto il premio “Fuori dal Mucchio” promosso dalla rivista Mucchio Selvaggio). Last Entry in the Ship´s Log è l’EP d’esordio di P., scritto , arrangiato, registrato e prodotto interamente dallo stesso Piermaria Chapus. Per quanto diverse e in qualche modo indipendenti fra loro, le tre canzoni presentate articolano un discorso unitario che unisce sonorità indie-pop a segmenti elettronici che ricordano i MGMT.
Potete ascoltare l’EP a questo link.
Murmure – Carlot-ta
Già disponibile negli store digitali (e dal 13 aprile anche nei negozi di dischi), Murmure è il terzo album di Carlot-ta, cantautrice di 27 anni che ha già collezionato alcune considerevoli esperienze (quasi 300 concerti e importanti onorificenze quali Premio Tenco, Premio Ciampi, Auditorium Parco della Musica, Teatro La Fenice, MiTo Settembre Musica, Festival dei Due Mondi, Torino Jazz Festival, Liverpool Sound City, Paratissima Skopje).
Imperniato sulla forte presenza organo a canne, Murmure articola un percorso immaginifico che trasporta in ambienti algidi e al contempo vividi, costellati di echi letterari.
Le sonorità proposte istituiscono inequivocabilmente un legame con la recente tradizione islandese – e non dev’essere un caso che la produzione di Murmure sia la Greenhouse Studio di Reykjavik, che tra sue file annovera artisti quali Björk e Sigur Ros. Ascoltando questo album è impossibile non pensare a Björk, ma anche ai Mùm e agli Of Monsters and Men. Questa evidente prossimità con l’Islanda tuttavia non inficia l’originalità di Carlot-ta, che al netto di tutto dà l’impressione di avere un’identità specifica, seppure forse pienamente matura.
Worlds Within Walls – The Yellow Traffic Light
I The Yellow Traffic Light nascono nel 2013, allineandosi alla scena indipendente anglofona di ultima generazione senza eliminare alcuni echi psichedelici. Dopo un lungo periodo di sperimentazione e di ricerca sonora, Worlds Within Walls è il loro nuovo album. La metafora del muro liquida la consueta connotazione negativa e assume invece il senso di una creatività possibile solo nel confinamento e nel distacco. Lo spazio chiuso diventa luogo di raccoglimento interiore e grembo di epifanie solitarie. Ma al tempo stesso, il titolo richiama anche la più famosa World Wide Web, e così la ricerca individuale si apre all’esterno e si lascia condividere con gli altri.
In Worlds Within Walls convivono due tendenze: un’anima onirico-vagabonda e un’anima serrata, scura, in cui non mancano però aperture crepuscolari. I testi dei brani creano dei mondi visionari: spaziano dall’esperienza personale, da interrogativi esistenziali a investigazioni linguistiche nonsense e fatti di pura invenzione letteraria. La ricerca testuale è sostenuta dalle progressioni ritmiche di stile indie, dalle sonorità ‘80s e da una psichedelica effettistica particolarmente efficace.
Recognize me – Pull
Andrea Cosentino (Voce, basso), Amedeo Lasco (Chitarra) e Francesco Parisi (Batteria): loro sono i Pull, powertrio calabro molto attivo nel sud Italia con alle spalle diverse partecipazioni a festival e contest e trasmissioni radiofoniche locali. Il debut album “Recognize Me” ha un sound che affonda le radici nella tradizione pop-rock spaziando fino alle tendenze melodiche più attuali. Si articola in cinque tracce dal mood graffiante e d’impatto tra cui spicca Recognize Me, title track e primo singolo estratto accompagnato dal videoclip. Il filo conduttore del lavoro è costituito soprattutto dal visibile affiatamento tra i componenti della band.
Antique beats – The Sweet life society
Il fruscio di vinili è l’immagine più adatta ai The Sweet Life Society. Il progetto nasce dai due producer Gabriele Concas e Matteo Marini. A tre anni dal debut album “Swing Circus”, dopo aver curato la colonna sonora di due film presentati al Venezia film festival, “Le ultime cose” di Irene Dionisio e “Brutti e Cattivi” di Cosimo Gomez, Antique Beats è il secondo lavoro discografico della band .
Rispetto a “Swing Circus”, le sonorità noir e la produzione più matura danno vita a un viaggio sonoro che unisce reminiscenze della dark music e della musica elettronica. il groove della band unisce di melodie vintage e sonorità esotiche con i beat del puro hip hop americano. Il sound spazia dal bigbeat di scuola francese alla jungle di matrice oltremanica, il tutto arricchito dalle tre voci della band. La scrittura prettamente in inglese è frutto della vocazione tipicamente estera della band, coltivata sui palchi di tutto il mondo.