L’universo dei videogiochi è in costante espansione ed è ormai difficile tenere il conto di tutte le nuove uscite. Ciò diventa ancora più arduo considerando tutte le piattaforme di gioco esistenti, dalle classiche console come Playstation o Xbox oppure le app scaricabili da tablet e smartphone. Non manca la possibilità di giocare via web tramite il proprio computer, con una determinata categoria di videogiochi che non passano mai di moda. Gli esempi più noti sono gli scacchi, il poker o il solitario, quest’ultimo spesso presente di default nei vecchi computer targati Microsoft, senza necessità di interazione. Non mancano alternative come il bingo giocabile online o giochi di carte nati come tipicamente regionali ma ormai arrivati allo status di gioco nazionale come la briscola o scopa.
Oltre ai giochi di carte e di società, che rappresentano senza dubbio la categoria dei sempreverdi per quanto riguarda i passatempi, esistono molte altre tipologie di gioco, alcune anche meno note di altre. Probabilmente tra queste rientra il cosiddetto videogioco musicale, vale a dire quelli in cui l’intera trama è basata sulla musica. Il giocatore coincide con un personaggio all’interno del gioco che è chiamato ad eseguire passi specifici o movimenti più generici al ritmo di musica. Un’alternativa, inoltre, è data dal controller che può divenire occasionalmente strumento musicale, come una chitarra o una tastiera, e viene richiesto di suonare uno dei brani contenuti all’interno del gioco.
Il vero e proprio boom di questa categoria risale intorno agli anni 2000, con veri e propri cult come Guitar Hero e Rock Band. Il primo è uscito per la PlayStation 2 nel 2005 negli Stati Uniti, il debutto nel mercato europeo è invece arrivato l’anno seguente. In questo caso, il controller replica la forma di una chitarra (ovviamente in miniatura, con una quantità di dettagli inferiore) e l’utente è chiamato a suonare a tempo le note che si susseguono nello schermo, realizzando così le cover di celebri canzoni della storia della musica. I brani entro cui scegliere sono in tutto 30 e attraversano diversi decenni del rock, dagli anni sessanta fino alle ultime uscite del 2005. Il successo è stato planetario e ha permesso al titolo di realizzare un vero e proprio franchise, con l’apertura alla possibilità di nuove uscite da parte di Bobby Kotick, il CEO di Activision Blizzard.
Il secondo titolo considerato ormai cult per questo genere di videogioco è Rock Band, uscito inizialmente per PlayStation 2 e Xbox 360 nel 2007 ma in seguito anche per le versioni successive di queste console. Inoltre, il titolo è stato prodotto anche per Wii, oltre che per iPhone e iPod sotto forma di applicazione da scaricare. Rispetto a Guitar Hero, in cui si andava a replicare l’esibizione di un musicista, all’interno di questo nuovo titolo si indossano i panni di una intera band. Al controller, anche in questo caso a forma di chitarra, ma con l’aggiunta di pulsanti sul manico, si può aggiungere il microfono, così da poter eseguire anche la parte cantata oltre a quella strumentale. Le modalità di gioco sono le medesime che si sono ritrovate anche in Guitar Hero: il tour mondiale in multiplayer o single player, l’esercitazione oppure l’avvio veloce, dove si procede immediatamente a suonare (e cantare) un brano.