Al Fuorisalone 2019, Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano riportano il loro spazio privato nell’installazione Words – a collection of colors, signs and words for the people – un’esposizione temporanea dove i concetti di famiglia e abitazione si sedimentano sulla superficie degli oggetti attraverso colori e parole, col proposito di creare una sorta di Rinascimento silenzioso, opposto alla marcia frenetica del contemporaneo.
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L’installazione Words possiede l’intimità di una famiglia allargata: piatti, bicchieri e un tavolo intrisi dell’autobiografia della coppia di architetti e designer, data virtualmente in pasto al pubblico in un gioco di opposizioni tra rivelazione e introspezione. Voce di sottofondo nell’installazione è la frase di Haruki Murakami «Pian piano lei si sta abituando a me e io a lei», che ha colpito Luciana perché vi è insito il concetto che meglio rappresenta la loro anima doppia. Gli oggetti sono dunque accessori con i quali si può bere, mangiare e lavorare, ma sono innanzitutto un «messaggero d’amore».
In un momento storico in cui il concetto di famiglia fa rima con «rigidità», di ruoli e soprattutto di sentimenti, l’installazione Words vuole rappresentare una casa al contempo sicura e aperta. La potenza gentile di Words ha un obiettivo preciso: ottenere un effetto virale, ma con grazia e poesia.
Ben segnalata dunque sulla mappa del Fuorisalone, l’effetto sorpresa comincia subito dalla location, che ha la caratteristica di parlare un linguaggio famigliare perché innestata in un contesto famigliare: la casa di Gianni e Luciana. Questo contesto permette di beneficiare dell’energia di uno spazio autenticamente quotidiano, contenitore di storie, discussioni, lavoro e intimità. Un vissuto di cui permangono le tracce cromatiche e verbali su piatti, bicchieri e un pezzo di forte impatto: un tavolo-tela. Words gioca sull’immaterialità della memoria fissata attraverso due segni: pennellate di acquerello e letteratura. Una consistenza liquida e frasi che divengono parte della materia attraverso processi industriali.Una rivoluzione intima che nel Fuorisalone 2019 con Words si rinnova e si amplia.
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Accompagnano l’istallazione anche due progetti in armonia con Words. Il primo è la lampada a sospensione StarNet, presentata da Vistosi in occasione di Euroluce 2015 e disegnata da Luciana Di Virgilio e Gianni Veneziano. Il progetto nasce con l’obiettivo di sfruttare la tecnologia sviluppata dall’azienda e l’expertise dei maestri vetrai per dare vita ad un prodotto versatile, un tessuto di cristallo, che possa essere usato tanto in ambito contract quanto in contesti residenziali. Il lavoro dei designer può essere letto anche come un omaggio alla Giogali di Mangiarotti, prodotto icona di Vistosi, che come StarNet trova la sua fortuna nella bellezza delle forme e nelle grandi possibilità di personalizzazione. In occasione del Salone Internazionale del Mobile 2019, l’azienda e i designer presentano tre nuovi modelli che rendono StarNet una collezione completa.
Il secondo innesto, invece, è di un’altra categoria merceologica, eppure anch’esso appare come un’estensione naturale di Words: la collezione di maniglie Cenerentola. Un progetto della coppia per Valli&Valli catalogabile come «archeologia emotiva», perché legato alla cultura melodica italiana, l’opera omonima di Rossini, e perché risultato di una crasi, quella, appunto, tra il nostro passato e un passato più recente, che dai tagli di Lucio Fontana recupera la tecnica del colpo netto, che trasforma Cenerentola in un oggetto apparentemente bidimensionale, più pensato che reale. «Là dove il sogno è sinonimo di visione e di futuro», per citare le parole degli autori.
“Coppia nella vita e nel lavoro” è un incipit riduttivo per Luciana di Virgilio e Gianni Veneziano. L’unione sentimentale e professionale c’è, ma la simbiosi è a un grado superiore rispetto a tante coppie di architetti e designer, nonché curatori. Non si tratta infatti solo di condividere aree progettuali che includono una somma di interventi classici, si tratta, anche, di una collaborazione molto più vicina a un nuovo umanesimo, contro ogni slogan e specializzazione impermeabile.